Le parole di Gesรน riguardano ciรฒ che tutti, a quel tempo, vivevano ogni giorno: sono parole che appartengono al linguaggio soprattutto rurale, che raccontano di azioni che tutti compivano, magari in maniera abitudinaria, ma che talvolta, illuminate da una particolare attenzione, aprono la porta a cose nuove.
Da queste due parabole ci viene un insegnamento importante: il Regno di Dio richiede sรฌ la nostra collaborazione, ma รจ soprattutto iniziativa e dono del Signore. La nostra debole opera, apparentemente piccola di fronte alla complessitร di tanti problemi, se inserita in quella di Dio non ha paura delle difficoltร .
ยซUn uomo che getta il semeยป: tutto inizia con questo semplice gesto, che diventa perรฒ il nostro impegno. Siamo sempre piรน abituati a voler controllare tutto perchรฉ forse siamo convinti che alla fine tutto dipenda sempre da noiโฆ ma non รจ cosรฌ. Da noi non dipende tutto. Cโรจ una parte della vita che accade, che viene fuori al di lร delle nostre capacitร e delle nostre forze. Noi possiamo solo scegliere di essere come quel contadino che con fiducia getta il seme senza perรฒ avere paura di fare quella scelta.
Scelta che ci apre alla fiducia e alla speranza, nonostante i drammi, le ingiustizie, le sofferenze che incontriamo. Con questa modalitร il granello di senape, il piรน piccolo di tutti i semi, germoglia e si sviluppa, perchรฉ maturato grazie allโamore misericordioso di Dio.
Domenico Pugliese
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



