12PORTE del 30 giugno 2011 -XIV domenica del tempo ordinario.
Mt 11, 25-30
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo, Gesรน disse: โTi benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perchรฉ hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sรฌ, o Padre, perchรฉ cosรฌ รจ piaciuto a te. Tutto mi รจ stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.
Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerรฒ. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti รจ dolce e il mio carico leggeroโ.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo
Il Vangelo
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Nelle settimane passate abbiamo celebrato e rivissuto il cuore della nostra fede, nell’evento pasquale, e poi ci siamo soffermati con sguardo contemplativo sui grandi misteri della nostra fede cattolica: La Trinitร , l’Eucaristia, il Cuore misericordioso del Signore.
Riprende ora il corso delle domeniche del tempo ordinario, con la lettura continuativa del Vangelo di Matteo che รจ nostro punto di riferimento in questo anno liturgico.
E riprendiamo il filo da una pagina brevissima, ma incredibilmente densa. Due parole rivolte da Gesรน, una al Padre suo e una ad ogni uomo chiamato a seguirlo.
Gesรน eleva la sua benedizione e il suo rendimento di grazie al Padre, Signore del cielo e della terra: al Dio immenso e onnipotente, che รจ prima e al di sopra di tutte le cose. E qual รจ il motivo di tanta esplosione di amore e gratitudine? Perchรฉ Dio ha voluto manifestare agli uomini, esseri infinitamente piccoli di fronte alla sua grandezza, il suo mistero d’amore: e non solo… per essere certo di raggiungere ogni uomo, non ha rivelato se stesso per la via di impenetrabili speculazioni intellettuali. Dio si รจ manifestato ai piccoli: questo significa che nessuno รจ escluso, perchรฉ ogni uomo puรฒ riconoscere questo linguaggio che Dio ha scelto. ร il linguaggio dell’amore, di una storia concreta, vicina e accessibile, una storia fatta di carne e sangue, sudore e speranza, di passione e di dono, la storia del suo Figlio venuto in mezzo a noi.
Chiunque riconosce con cuore limpido e intelligenza semplice in Gesรน il volto di Dio, scopre questo amore e riscatta la sua vita dalla miseria e dalla morte.
ร veramente impressionante… Il vangelo ci testimonia che nell’inaccessibile e perfettissimo dialogo d’amore tra il Padre e il Figlio, in quell’oceano d’amore che รจ la Trinitร , ci siamo anche noi, piccole creature, destinatari di un dono che sorpassa ogni conoscenza.
La seconda parola รจ rivolta direttamente a noi, ad ogni potenziale discepolo. Ricordate come iniziava il cammino di fede? Con Gesรน che diceva “Seguitemi”, “Venite dietro a me”. Gesรน si offriva come esempio: andate dove vado io, fate come faccio io, scegliete come scelgo io. Ora il Signore dice di piรน: “Venite a me”; Gesรน non รจ piรน solo un esempio da imitare, ma รจ l’approdo, il fine della nostra ricerca. Chi lo trova, trova la pace. Solo unendosi a lui l’uomo viene liberato radicalmente dalla stanchezza e dall’oppressione del male. La vita cristiana, la vita nuova in lui รจ certamente un giogo, un carico da portare, perchรฉ resta la fatica e il peso di una conversione sempre da raggiungere: ma รจ una fatica che dona dignitร , che produce la gioia, รจ come un peso che raddrizza la schiena di chi รจ ripiegato su se stesso e allarga lo sguardo all’orizzonte del vero bene. (mons. Andrea Caniato)
