Nonostante le ripetute anticipazioni che Gesรน aveva fatto riguardo la sua morte, gli apostoli non dovevano aver ben chiaro che cosa Egli intendesse annunciando la sua partenza, quel suo โandare al padreโ con annesso ritorno. Il momento doveva comunque richiedere che Egli rincuorasse gli amici turbati.
Il primo e piรน importante incoraggiamento รจ un dono, il dono della pace. Pensiamoci bene. Giovanni scrive il suo vangelo in tarda etร , quando gli apostoli e tanti discepoli della prima ora erano giร stati messi a morte a causa della fede in Gesรน. Quando dunque Giovanni scrive, la pace secondo il mondo รจ un dono che i cristiani di allora, e non solo di allora, non hanno evidentemente ricevuto. Ci pare che l’evangelista sia dunque pienamente degno di credito quando il suo ricordo va a quelle parole del Signore. Egli deve aver sperimentato quella pace cosรฌ diversa da quella del mondo, una pace in grado di attraversare il dolore, le persecuzioni e la paura della morte. Una pace interiore che ha reso impavidi di fronte al martirio uomini inizialmente โquantomeno normaliโ.
Il Signore perรฒ invita i suoi amici addirittura a rallegrarsi perchรฉ Egli sale al Padre e perchรฉ โil Padre รจ piรน grandeโ. Il passaggio non รจ di immediata chiarezza per il semplice fedele. Ci sembra convincente la spiegazione che ascrive il rallegramento a qualcosa che riguarda non il rapporto fra Gesรน e il Padre ma fra gli apostoli, e dunque ogni essere umano, e Dio; qualcosa che ha a che vedere con la possibilitร che, un giorno, anche la nostra natura umana salirร al livello divino, cambierร da mortale a immortale. Se รจ cosรฌ, ce n’รจ abbastanza per essere felici!
Il brano si conclude con il richiamo al โprincipe del mondoโ. Per un disegno misterioso di Dio, che presenta tuttavia squarci di ragionevolezza per l’uomo, questo terribile personaggio ha una certa libertร d’azione, come vediamo dai nefasti effetti della sua opera di seduzione. Non puรฒ nulla contro Gesรน e, se lo vogliamo e finchรฉ stiamo stretti al Signore, non puรฒ nulla neppure contro di noi. Anche questa certezza puรฒ aiutare a vincere il turbamento.
Per riflettere
Avere turbamento nel cuore fa parte del gioco, della nostra natura umana ferita dal peccato. Quando accade, da chi o da che cosa cerchiamo aiuto? Abbiamo una guida per il nostro cammino spirituale?
Preghiera finale
Se tu m’accogli o Padre buono
prima che venga sera
se tu mi doni il tuo perdono
avrรฒ la pace vera.
Ti chiamerรฒ mio Salvator
e tornerรฒ Gesรน con Te.
Pur nell’angoscia piรน profonda
quando il nemico assale
se la tua grazia mi circonda
non temerรฒ alcun male.
(canto liturgico)
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AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi



