Il Vangelo, le parole pronunciate dal Signore, i suoi insegnamenti, i suoi ammonimentiโฆ Tutto รจ da conservare come bene prezioso per chi crede; e anche molti non credenti sono affascinati dalla bellezza e dalla profonditร della figura di Gesรน e dal suo Vangelo. La parola che ci viene rivolta oggi nel brano di Giovanni, โSenza di me non potete fare nullaโ, opera perรฒ, necessariamente, una separazione. Come puรฒ, chi non crede in Gesรน figlio di Dio, accettare che un โsempliceโ essere umano si ponga su un piedistallo cosรฌ alto? Tutte le volte che un uomo ha pensato di essere insostituibile, la Storia insegna che i risultati sono sempre stati drammatici, a volte persino โgrottescamente drammaticiโ, per interi popoli.
Per chi crede, perรฒ, Gesรน non รจ solo un uomo. Colui che ci parla attraverso gli scritti degli Evangelisti รจ il figlio di Dio, il re dell’Universo. I termini della faccenda allora cambiano. Se l’umiltร divina ha fatto sรฌ che l’unigenito del Padre nascesse povero in una grotta e finisse la sua esistenza terrena sul legno di una croce, la sua sapienza e il suo amore nei confronti dell’uomo impongono che Egli ci ricordi quale sia il nostro posto. E questa, lontana dall’essere umiliante, รจ invece una veritร profondamente liberante.
La questione non รจ solo di evitare di essere gettati nel fuoco come cespugli secchi, che pure (stando alle stesse parole di Gesรน) รจ una possibilitร che alcuni sembrano voler scegliere, ma di assaporare fino in fondo la bellezza di avere un Padre che ci protegge, che pensa Lui alle cose importanti. Siamo chiamati ad amarlo e ad amare i nostri fratelli perchรฉ Lui ci ha amati per primo; ma fortunatamente non dobbiamo salvare il mondo, perchรฉ a questo ha giร pensato Lui.
Non รจ certo invito al disimpegno, al contrario! E neppure garanzia di tranquillitร . La fatica e il dolore non vengono risparmiati, la potatura รจ sempre umanamente dolorosa. Ma se spostiamo il centro di gravitร su di lui, invece che su di noi, allora possiamo fare tutto senza affanni, senza turbamenti e appunto senza la presunzione di essere insostituibili. Possiamo non entrare in competizione con gli altri, possiamo godere dei carismi dei nostri fratelli; per usare un termine molto di moda, possiamo vivere senza stressarci. E portare molto frutto.
Per riflettere
Mi sento piรน umiliato o piรน disteso quando vengo considerato tralcio o quando sono paragonato a una pecora? Saper stare al proprio posto, svolgendo bene il proprio dovere, in famiglia, nella societร o nella Chiesa, รจ ancora un valore, o รจ una limitazione inaccettabile?
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Preghiera finale
Ci sono persone che non portano nรฉ la loro croce
nรฉ quella di alcun altro,
e trovano la loro croce troppo pesante.
Altri invece sono ansiosi di prendere sulle spalle la croce altrui,
ma rifiutano di portare la propria o la rifilano ad altri.
Tu diventerai santo facendo il tuo dovere.
Con esso aiuterai gli altri sulla via della santitร .
Crescerai nella santitร attraverso il modo
in cui compirai il tuo dovere.
(Cardinal Franรงois-Xavier Nguyen Van Thuan)
AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi



