Il tralcio sano connesso alla vite
Soltanto chi ha coltivato e posseduto una vigna puรฒ intuire qualcosa della forza di questa metafora usata da Gesรน nel Vangelo di Giovanni. Abbiamo perso la forza delle parole dei Vangeli e della Bibbia perchรฉ abbiamo perso contatto con il mondo che quelle parole descrivevano.
Una vigna nella Palestina di Gesรน era uno spettacolo di eccellenza umana, la frontiera della tecnologia e dellโeconomia del tempo. Chi ascoltava Gesรน non aveva bisogno di mediazioni nรฉ di molte spiegazioni di specialisti, perchรฉ le vigne erano parte della vita di tutti. E tutti potevano capire la forza delle parole: ยซIo sono la vite, voi i tralciยป. Era il linguaggio della gente, del popolo, della vita. I Vangeli hanno cambiato il mondo anche perchรฉ sono stati narrati con il linguaggio ordinario delle persone, non con quello dei teologi e degli scribi: quando torneremo a narrare quello stesso Vangelo parlando anche noi delle nostre โvigneโ, con linguaggi che tutti possono comprendere perchรฉ parlano del loro quotidiano? Il Vangelo si รจ allontanato dalla gente perchรฉ il nostro linguaggio รจ diventato troppo religioso e distante dai drammi e dalle gioie della gente normale. Stiamo vivendo molte carestie, una grande รจ la carestia di narrazioni generative.
Tutti gli ascoltatori, poi, sapevano che la vigna senza vignaiolo produce uva selvatica, e ยfinisce in balรฌa dei cinghiali e delle volpi. Quindi quando Gesรน diceva ยซIo sono la vite e voi i tralciยป diceva molte cose, tutte immediate ed evidenti alla gente.
La prima, che il vignaiolo รจ un altro, รจ il Padre, con cui Gesรน aveva un profondo rapporto di reciprocitร . Perchรฉ forse nessuna pianta come la vite ha bisogno di un rapporto simbiotico con il vignaiolo. Senza le mani, la fatica, la cura continua del contadino, le vigne non producono buon vino. [… continua a leggere il commento su Famiglia Cristiana …]



