Sono parole difficili quelle che oggi ci vengono proposte, difficili e bellissime allo stesso tempo. La chiesa ce le offre nel tempo di Pasqua, questa domenica senza fine in cui festeggiamo la resurrezione dellโamato che nel dono di sรฉ รจ riconosciuto dallโamata.
La scena รจ nuziale: dieci vergini attendono lโarrivo dello sposo. ร buio e per riconoscerlo hanno bisogno della luce di una lampada che ciascuna custodisce gelosamente.
Lo sposo, perรฒ, tarda a venire e da questo nasce in tutto il suo mistero, il tema dellโattesa densa e trepidante di ciรฒ che sarร . Essa puรฒ essere un pregustare carico di bellezza, sensualitร e dono reciproco, oppure paura, mancanza di speranza, disperazione.
Nei nostri assopimenti e nellโincapacitร di rimanere svegli nella Promessa, lโAmato arriva e si alza un grido: โEcco lo Sposo! Andategli incontro!โ. Con sussulti e impazienza prepariamo le lampade per lโincontro che nellโattesa della vita si sono spente.
Le vergini sagge che hanno custodito olio nuovo in vasi piccoli possono nuovamente accenderle per andare incontro allo Sposo che viene e riconoscerne la bellezza nei tratti del volto che riescono a illuminare. Le stolte, invece, hanno finito lโolio e ne chiedono alle altre, che rispondono di no โ non per cattiveria o ingiustizia, ma per paura che lโamato atteso non venga riconosciuto nel venire.
Lโattesa รจ finita, lโamante รจ Amato e la porta puรฒ essere chiusa con il sigillo dellโamore che รจ piรน forte della morte, piรน tenace degli inferi!
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Maria Buiatti Luca Baccolini

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



