Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 29 Aprile 2021

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Sono parole difficili quelle che oggi ci vengono proposte, difficili e bellissime allo stesso tempo. La chiesa ce le offre nel tempo di Pasqua, questa domenica senza fine in cui festeggiamo la resurrezione dellโ€™amato che nel dono di sรฉ รจ riconosciuto dallโ€™amata.
La scena รจ nuziale: dieci vergini attendono lโ€™arrivo dello sposo. รˆ buio e per riconoscerlo hanno bisogno della luce di una lampada che ciascuna custodisce gelosamente.

Lo sposo, perรฒ, tarda a venire e da questo nasce in tutto il suo mistero, il tema dellโ€™attesa densa e trepidante di ciรฒ che sarร . Essa puรฒ essere un pregustare carico di bellezza, sensualitร  e dono reciproco, oppure paura, mancanza di speranza, disperazione.

Nei nostri assopimenti e nellโ€™incapacitร  di rimanere svegli nella Promessa, lโ€™Amato arriva e si alza un grido: โ€œEcco lo Sposo! Andategli incontro!โ€. Con sussulti e impazienza prepariamo le lampade per lโ€™incontro che nellโ€™attesa della vita si sono spente.

Le vergini sagge che hanno custodito olio nuovo in vasi piccoli possono nuovamente accenderle per andare incontro allo Sposo che viene e riconoscerne la bellezza nei tratti del volto che riescono a illuminare. Le stolte, invece, hanno finito lโ€™olio e ne chiedono alle altre, che rispondono di no โ€“ non per cattiveria o ingiustizia, ma per paura che lโ€™amato atteso non venga riconosciuto nel venire.

Lโ€™attesa รจ finita, lโ€™amante รจ Amato e la porta puรฒ essere chiusa con il sigillo dellโ€™amore che รจ piรน forte della morte, piรน tenace degli inferi!

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Maria Buiatti Luca Baccolini


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato