Quella professione di fede che Nicodemo non รจ riuscito a compiere, la liturgia la pone sulle labbra di Giovanni il Battezzatore. A Nicodemo Gesรน aveva rivelato: Dio ha tanto amato il mondoโฆ Ora Giovanni fa eco a queste parole che Gesรน ha appena proclamato: Il Padre ama il Figlioโฆ Chi crede nel figlio ha la vita eterna. Queste parole di Giovanni ci consegnano il cuore della vita cristiana che non รจ nรฉ una dottrina, nรฉ una morale e tanto meno una ascesi. Il cuore della vita cristiana รจ lโamore, lโamore incredibile di Dio per noi. Noi non siamo cristiani perchรฉ amiamo Dio. Siamo cristiani perchรฉ crediamo che Dio ci ama.
La legge impersonata da Nicodemo non riesce a compiere questa professione di fede e perciรฒ Nicodemo resta ancora nella notte. ร necessaria la profezia, impersonata da Giovanni, che sola puรฒ aprire le cose terrestri ad accogliere quelle celesti. Lโalleanza, il tempio, la legge non portano a Dio se non cโรจ la parola profetica che continuamente ne espliciti il senso. Senza profezia, ogni istituzione, anche la piรน santa, persino i sacramenti, rischiano di diventare un feticcio: lโalleanza resta senza vino, il tempio senza Dio, la legge senza lo Spirito. Rischiano di rimanere semplici segni terrestri che non rimandano piรน a Dio, perciรฒ sono fini a se stessi, segni che non significano piรน nulla.
La profezia che Giovanni incarna impedisce che vengano assolutizzate e divinizzate le istituzioni, finendo per prendere il posto stesso di Dio.
Quante cose anche nella nostra vita finiscono per prendere il posto di Dio, in nome di Dio!
Quanti i segni che piรน non significano ciรฒ che invece dovrebbero rendere manifesto! Per grazia, perรฒ, colui che effonde lo Spirito senza misura, fa parlare realtร , situazioni e persone che altrimenti resterebbero mute.
Questo linguaggio dello Spirito lo coglie solo chi non ha preventivamente deciso di chiudere il suo cuore comunque arroccandosi al giร visto, al giร conosciuto. Non si spiegherebbe altrimenti che un Pietro divenga capace di fronteggiare le autoritร asserendo che bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. Pietro, proprio lui che prima di essere riabilitato dal perdono del Maestro aveva lasciato libero corso alla paura e perciรฒ al tradimento, ora non teme di schierarsi e di prendere le parti del suo Maestro in quel processo che ancora viene intentato contro di lui. Puรฒ parlare perchรฉ stavolta la sua testimonianza non รจ accademia, non รจ letteratura: รจ appena uscito di prigione, perciรฒ sa cosa vuol dire dichiarare a chi appartenere e quindi obbedire.
AUTORE: don Antonio Savone
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