Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 15 Aprile 2021 – Gv 3, 31-36

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Nicodemo non riesce a rinascere, non riesce a capire, e nemmeno noi se non ci fosse la Parola del Maestro ad illuminare il percorso da compiere. Gesรน non รจ un rabbino come gli altri, non รจ una grande uomo spirituale, รจ colui che รจ venuto dallโ€™alto e che dice le parole di Dio e proferisce lo Spirito senza misura.

Cerchiamo Gesรน, allora, risorto, egli รจ accessibile in ogni momento e ci conduce alla conoscenza della veritร  in pienezza. Credere che Gesรน รจ rivelatore del Padre significa fare esperienza di vita eterna, cioรจ della vita di Dio lโ€™Eterno, lasciare che la vita di Dio germogli in noi. Non farlo significa restare nella notte di Nicodemo, incapaci di vedere il vero volto di Dio che continuiamo a rappresentare come un mostro carico di rabbia verso di noi.

Gesรน รจ morto per affermare la veritร  delle sue parole: di cosa abbiamo ancora bisogno per credergli?

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