Commento alle letture di domenica 4 Aprile 2021 – Carlo Miglietta

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LA RESURREZIONE DI GESUโ€™, FONDAMENTO DEL CRISTIANESIMO

La resurrezione รจ lโ€™evento centrale della nostra fede, il fulcro della storia. Inoltre รจ il โ€œsegnoโ€ unico dato da Gesรน (Mt 16,4) che quellโ€™uomo morto trucidato su di una croce non era uno dei tanti derelitti della vicenda umana, ma Dio stesso che si caricava del limite del mondo per annientarlo e donarci la sua stessa vita divina.

Ecco perchรจ il nucleo della fede cristiana, il kรจrigma, รจ che Cristo รจ risorto. Ecco perchรจ la Pasqua รจ la festa cristiana fondamentale! Paolo lo sottolinea con forza estrema: โ€œVi ho trasmesso, anzitutto, quello che anchโ€™io ho ricevuto: che cioรจ Cristo morรฌ per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed รจ risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a piรน di cinquecento fratelli in una volta sola: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me… Se Cristo non รจ risuscitato, allora รจ vana la nostra predicazione ed รจ vana anche la vostra fede… Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere piรน di tutti gli uominiโ€ (1 Cor 15,3-22).

La testimonianza di Gesรน Risorto รจ lo scopo della predicazione di tutta la Chiesa primitiva: lโ€™apostolo deve essere il โ€œtestimone della sua resurrezioneโ€ (At 1,22). Paolo โ€œannunziava Gesรน e la resurrezioneโ€ (At 17,18), definendola la โ€œprova sicuraโ€ (At 17,31) della Signoria di Cristo.

La risurrezione di Gesรน รจ il fondamento della fede. Per coloro che giร  credono in Dio per speculazione filosofica rappresenterร  la conferma che Gesรน รจ veramente Figlio di Dio (e sarร  il procedimento della scuolaย  di Alessandria dโ€™Egitto, dalla fine del II secolo); per altri, lโ€™esperienza di un uomo che, risorgendo, vince la morte, e si dimostra quindi piรน forte della natura, e quindi soprannaturale, e quindi Dio, sarร  il modo di arrivare a credere allโ€™esistenza di Dio, oltre che alla divinitร  di Gesรน Cristo (come proporrร  la โ€œvia storicaโ€ della scuola di Antiochia di Siria, dal III secolo).

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Tutte le genti di tutti i tempi saranno chiamate a confrontarsi con la testimonianza apostolica: la fede in Gesรน si baserร  sullโ€™accettazione o meno della parola dei testimoni oculari. Ciรฒ non deve turbarci, perchรฉ di tutti i fatti storici di cui non abbiamo esperienza personale noi non abbiamo che testimonianze indirette: io credo che ci siano state le guerre romane contro i Galli perchรฉ mi fido di quanto scrive Cesare nel โ€œDe bello gallicoโ€; o credo che ci sia stata la rivoluzione francese perchรฉ mi fido di quanto dicono gli storici; o che ci sia stata la guerra in Iraq o la caduta del muro di Berlino sulla base dei racconti dei giornalisti della carta stampante o della radiotelevisione. Eโ€™ quindi un problema di credibilitร  dei testimoni. E gli Apostoli e i discepoli che mi annunciano che Gesรน รจ risorto, sono credibili?

  1. Erano uomini semplici e concreti (pescatori, agenti delle tasse..), ben lontani dal potersi inventare speculazioni del genere
  2. Non si vergognano di dire che essi stessi per primi hanno dubitato.
  3. Non erano dei bugiardi: non ci hanno guadagnato nulla dalla loro attestazione.
  4. Non erano dei visionari: erano persone serene ed equilibrate, che impressionano per il loro equilibrio gli stessi carnefici romani, come risulta dalla letteratura che parla dei processi ai martiri cristiani.
  5. Erano in molti ad avere visto e in circostanze diverse.
  6. Pavidi e sconfitti dopo la morte di Gesรน (Gv 21,19), dopo lโ€™incontro con il Risorto escono ad annunciare al mondo la loro sconvolgente esperienza.
  7. Pagano con la vita la loro affermazione, suggellando nel sangue la loro parola.
  8. Il sepolcro, per affermazione degli stessi avverasri, era vuoto.
  9. Non si preoccupano di comporre le numerose discordanze che su particolari secondari degli eventi pasquali si riscontrano nei Vangeli (come avrebbe invece fatto chi avesse voluto inventare una storia simile).
  10. Volendo descrivere la resurrezione, non racontano mai come รจ avvenuta.

La resurrezione รจ quindi un fatto storico, ma che trascende la storia e diventa metastorico.

Ovviamente, ammettere come avvenuta la resurrezione non รจ ancora credere: io posso dire: โ€œGesรน รจ risorto, ma non me ne importa niente!โ€. Dice Giacomo: โ€œ Tu credi cheย  cโ€™รจ un Dio solo? Fai bene; anche i demรฒni lo credono e tremano!โ€ (Gc 2,19).ย 

La resurrezione di Gesรน รจ il fondamento della fede. Ma, come diceva Tommaso Dโ€™Acquino, โ€œfides rationabile obsequiumโ€: credere รจ affidarsi, รจ buttarsi completamente nelle braccia di Dio, รจ accettare il suo messaggio come vero e come salvezza per me. I cristiani sono coloro che accolgono lโ€™annuncio degli Apostoli, ma che soprattutto poi cambiano la loro vita, inserendola in quella del Risorto.

La vera fede รจ amore: il discepolo amato รจ il primo a riconoscere il Signore (Gv 21,4-7); fede รจ โ€œvedere+amareโ€ (1 Gv 4,7-8): in Gv credere (pisteuein) spesso รจ seguito da โ€œinโ€ (eis), con idea di movimento, di slancio, di abbandono (2,11; 12,44; 3,18).

I PANNI FUNERARI

Prova della resurrezione?ย ย 

Fin dal V secolo Ammonio di Alessandria sosteneva che il corpo resuscitato di Gesรน sarebbe uscito in modo immateriale dagli abiti funerari. Vari studiosi (Balaguรฉ, Omerโ€ฆ) pensano quindi che il discepolo amato abbia creduto per il modo con cui rinvenne i panni funerari, che sarebbero rimasti, impregnati dagli oli aromatici, ritti e rigidi come se il cadavere svanisse allโ€™interno della sua mummia. Leggiamo con una traduzione letterale il Vangelo di Giovanni:

ย โ€œE chinatosi (Giovanni) vede giacenti (afflosciati?) i lini tuttavia non entrรฒ.
Giunge allora anche Simone Pietro che lo seguiva ed entrรฒ nel sepolcro e nota i lini giacenti (afflosciati?) e il sudario che era sul suo capo non giacente (afflosciato?) come i lini, ma diversamente, arrotolato dentro, al suo posto (= dove dovevano essere)โ€ (Gv 20,5-7).

– โ€œI liniโ€: la traduzione โ€œbendeโ€ รจ insostenibile perchรฉ in greco โ€œbendeโ€ si dice โ€œkeirรฌaiโ€ (cfr Gv 11,44: le bende del cadavere di Lazzaro). Qui invece cโ€™รจ โ€œothรณniaโ€ cioรจ generici โ€œtessuti di linoโ€.

– Il sudarioโ€: fazzoletto (per asciugare il sudore). Qui intenderemmo mentoniera (cfr Gv 11,44: Lazzaro ha la faccia legata attorno con un sudario).

– Il participio โ€œin-arrotolatoโ€ (โ€œentetyligmรฉnonโ€) in greco รจ un perfetto, che indica quindi unโ€™azione del passato i cui effetti perdurano al presente e che perciรฒ deve essere inteso come โ€œcontinuava ad essere arrotolato come era stato messoโ€.

– โ€œGiacentiโ€: questa รจ la traduzione letterale del termine โ€œkรฉimenaโ€: non รจ corretto tradurre โ€œper terraโ€. La parola โ€œafflosciatiโ€ messa tra parentesi non รจ la traduzione, ma unโ€™interpretazione. Allora sarebbe avvenuto che i lini sepolcrali, non contenendo piรน il cadavere, si sarebbero โ€œafflosciatiโ€; il sudario invece, che era piรน rigido, non si sarebbe afflosciato come i lini, ma sarebbe rimasto arrotolato dentro il lenzuolo al suo posto, cioรจ al posto in cui logicamente avrebbe dovuto trovarsi e quindi ne sarebbe rimasta visibile allโ€™esterno la presenza.

– โ€œeis รจva tรฒponโ€: ; lett.: in un solo luogo; cioรจ: nello stesso posto

โ€œAllora dunque entrรฒ anche lโ€™altro discepolo che era giunto per primo nel sepolcro, e vide e credetteโ€ (Gv 20,8).ย 

– Anzitutto si noti la presenza del doppio โ€œeโ€ che collega il vedere e il credere: la coordinazione introdotta da โ€œe vide e credetteโ€ รจ in greco assai piรน stretta che in italiano. Essa esprime un legame di causa e di effetto: il discepolo credette in forza di ciรฒ che vide. Quella vista lo indusse a credere alla risurrezione: se infatti qualcuno avesse voluto portar via il cadavere, non avrebbe potuto lasciare i lini in quel modo. Il discepolo ricava dunque dalla disposizione dei lini la โ€œprovaโ€ della risurrezione di Gesรน e cosรฌ crede alle Scritture (cfr. Gv 2,22: โ€œQuando dunque fu destato dai morti, si ricordarono i discepoli…, e credettero alla Scrittura e al discorso che disse Gesรนโ€).

Prova che non cโ€™era stato furto di cadavere?

Ma non si capisce perchรฉ tale miracolosa disposizione non abbia convinto anche Pietro. Eโ€™ forse piรน probabile che il discepolo amato, vedendo i lini risposti con cura, abbia pensato improbabile un furto di cadavere. Giร  Crisostomo diceva: โ€œChiunque avesse rimosso il corpo, non lo avrebbe prima spogliato, nรฉ si sarebbe preso il disturbo di rimuovere e di arrotolare il sudario e di lasciarlo in un luogo a parteโ€ (Omelie su Giovanni, 85,4).

La โ€œteologia del vestitoโ€

Non dimentichiamo poi che in tutta la Bibbia esiste una โ€œteologia del vestitoโ€: non solo la veste ha valenza simboliche importanti (si pensi alle vesti bianche tipiche della sfera del divino o della spogliazione di Gesรน della sua tunica prima di crocifiggerlo), ma anche la nuditร  puรฒ richiamare la primitiva situazione paradisiaca di Adamo amico di Dio.

Qui Gesรน non ha piรน bisogno di vesti umane, perchรฉ โ€œCristo essendo risuscitato dai morti non morirร  piรนโ€ (Rm 6,9), a differenza di Lazzaro che emerge dal sepolcro avvolto nei panni funerari (Gv 11,14), perchรฉ doveva morire di nuovo.

LA RESURREZIONE DI GESUโ€™, FONTE DELLA NOSTRA GIOIA

Nel trionfo della resurrezione del Signore, รจ stata annientato per sempre il male, il dolore, la morte: per la sua resurrezione siamo introdotti in un โ€œnuovo cielo e una nuova terraโ€, in cui โ€œ(Dio) dimorerร  tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarร  il โ€œDio-con-loroโ€. E tergerร  ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarร  piรน la morte, nรจ lutto, nรจ lamento, nรจ affanno, perchรจ le cose di prima sono passate… Ecco, io faccio nuove tutte le cose… Queste parole sono certe e veraci. Ecco, sono compiute!โ€ (Ap 21,1-6). Perciรฒ lโ€™Apostolo canta, citando i profeti (Is 25,8; Os 13,14): โ€œLa morte รจ stata ingoiata per la vittoria. Dovโ€™รจ, o morte, la tua vittoria? Dovโ€™รจ, o morte, il tuo pungiglione?โ€ (1 Cor 15,54-55).

Ma nella resurrezione di Cristo si รจ compiuto per noi un evento ancora piรน grande: non solo il dolore e la morte sono stati annientati, ma addirittura abbiamo ricevuto โ€œlโ€™adozione a figliโ€ (Gal 4,5; Ef 1,5), e siamo diventati โ€œpartecipi della natura divinaโ€ (2 Pt 1,4)!

Che la gioia del Risorto inondi le nostre vite!


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