don Gabriele Nanni – Commento al Vangelo del 30 Marzo 2021

- Pubblicitร  -

Dove io vado per ora voi non potete venire

Gesรน รจ profondamente turbato. Poi dopo quella cena cade in una angoscia mortale, talmente forte che ha una sudorazione di sangue.
Lโ€™umanitร  di Gesรน รจ vera, non dobbiamo pensare che qualcosa gli sia stato risparmiato in quanto Dio.

Dio si nasconde dietro al creato: รจ sempre presente, รจ lโ€™autore, รจ lโ€™impulso vitale รจ la vita del mondo, ma si cela dietro alla sua opera. Il Creato mostra le sue impronte, rivela a chi ha intelligenza la sua presenza e la sua potenza, ma non vediamo il suo volto. Gesรน รจ la manifestazione del suo volto celato dal volto umano, รจ la presenza perfetta nella materia creata, il corpo di Gesรน, la sua umanitร  viene da Maria.

Chi vede Gesรน vede il Padre, non il volto di uomo, ma lโ€™impronta della sua sostanza. La sua divinitร  รจ celata e si mostra a chi ha lโ€™intelligenza delle cose spirituali, a chi ha il cuore umile, la sapienza si rivela. Ma nel tempo della passione Gesรน sembra privato della sua potenza divina, viene accentuata la sua vulnerabilitร  di fronte agli uomini, perchรฉ la sua missione sacrificale si deve compiere.
Ma non viene meno la sua potenza divina: il dono dellโ€™Eucaristia lo dice; la conoscenza esatta di ciรฒ che sta per avvenire, le intenzioni dei cuori, di Giuda e degli altri, la previsione del futuro; durante la cattura compie lโ€™ultimo miracolo, guarendo lโ€™orecchio reciso dalla spada di Pietro a uno venuto per catturarlo.

Gesรน mostra di essere padrone della situazione, ma รจ anche colui che si consegna, come un perdente. La sua umanitร  geme e soffre per il tradimento, per il rinnegamento, per lโ€™atrocitร  della somma dei peccati degli uomini, che sta per essere caricata su di lui, come se fosse lโ€™unico colpevole davanti a Dio.

- Pubblicitร  -

Il suo ruolo di vittima, di agnello sacrificale, fa aumentare la dimensione umana e nascondere quella divina. Lโ€™effetto del peccato degli uomini si riversa su di lui e Gesรน sente il Padre come lontano, fino allโ€™assenza.

Gesรน sente la solitudine e lโ€™incomprensione, i suoi sono fragili oltremodo, inconsistenti davanti al dramma che sta per consumarsi, si addormentano mentre sta agonizzando nella notte, fuggono quando si consegna alle guardie.
Sulla croce grida al Padre il suo abbandono, terribile solitudine, per lui che era sempre una cosa sola con il Padre: sono le ore della passione, della fede, che chiedono tutte le risorse personali per credere e continuare, sapendo di fare la cosa giusta davanti a Dio, senza sentire e vedere, senza aiuti umani.

Questo salto nel buio dellโ€™abisso รจ stato di Gesรน sulla croce e non ci deve meravigliare se anche noi sentiamo e proviamo le stesse cose: รจ la sua passione, egli ha preso quello che รจ nostro, ma รจ passato oltre il confine del nulla e della disperazione, รจ entrato dove noi non possiamo andare, nellโ€™amore del Padre.

Ma proprio perchรฉ egli รจ passato ha aperto la Via, perchรฉ anche noi possiamo entrare dove lui รจ. La sua passione, ora, sostiene la nostra, la rende preziosa al cospetto del Padre e nemmeno una lacrima andrร  perduta.

Dio vi benedica!
Gabriele Nanni

Fonte:ย  YOUTUBE


Altri Articoli
Related

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 (Notte di Natale) Dicembre 2025

Benvenuto, Dio I pastori sono storditi dal freddo e confusi...

don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 22 dicembre 2025

"L'anima mia magnifica il Signore" Quando l'anima si innalza spontaneamente...