Ci sono due modi di intendere e vivere la fede. Da una parte i discendenti di Abramo e dallโaltra i figli โ figli amati โ di Dio. Dio ama tutti allo stesso modo, sia chiaro, eppure noi lo percepiamo, magari a fasi alterne, in maniera diversa.
Da una parte una fede fatta di legami, simboli, tradizioni e regole. Siamo i discendenti di, portiamo quel cognome, la nostra storia non รจ che la somma della storia di coloro che ci hanno preceduto, spesso dimenticando lโorigine di tutto. Abramo รจ colui che ha saputo ascoltare la parola di Dio e per questa ha lasciato la sua terra, ma chi dice di essere suo discendente talvolta non sa accogliere la parola di Dio, che si รจ fatta uomo, carne, presenza.
Dallโaltra, una fede che parte dal sentirsi figli amati e per questo pienamente liberi, con tutto il carico di responsabilitร e di scelte che la libertร comporta, quasi ci disorienta.
In questa quaresima, fatta ancora una volta di spazi vuoti, di persone lontane, cogliamo lโoccasione per metterci in ascolto, per accogliere, per sciogliere i lacci che ci rendono schiavi.
Francesca Carraro

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
