NULLA E NESSUNO PUO’ IMPEDIRCI DI ASCOLTARE LA PAROLA DI DIO, ACCOGLIERE IL SUO AMORE NEL QUALE AMARLO E AMARE
AUTORE: don Antonello Iapicca
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Nel cuore della Quaresima, nel cuore di questo tempo di precarietร , prova e deserto, che ci รจ dato da vivere vi รจ l’ascolto. In ebraico i termini “ascolto” e “obbedienza” coincidono: cosรฌ, nella parola dello Shemร , l’ascolto si fa obbedienza, nella quale l’amore si rivela autentico e incorruttibile. Solo nell’obbedienza che si abbandona senza riserve all’amore di Cristo si compie il “comandamento piรน grande”, il comandamento dell’uomo libero. Non esiste vita autentica dove non esiste libertร , perchรฉ non esiste amore laddove permangono schiavitรน e paura. Dove regna il faraone vi รจ disordine, (secondo l’etimologia del termine faraone), e l’uomo vive dissipato; cuore, anima e forze si combattono conducendolo a una schizofrenia interiore che lo distrugge.
Lo possiamo vedere chiaro ora, che tante alienazioni e seduzioni del demonio e della carne sono scomparse dalla scena, e possiamo, non senza dolore nella carne dell’uomo vecchio, trovare la pace dell’ordine interiore nell’amore. Apriamo l’orecchio e ascoltiamo la Parola di Dio, ne abbiamo finalmente il tempo. Ascoltiamola con i figli, celebriamola e accogliamola, anche se ci troviamo soli, ma in comunione con la Chiesa diffusa in tutto il mondo. Diventiamo antenne orientate alla voce di Dio, e vedremo crescere la fede, perchรฉ essa viene dall’ascolto. La Parola di Dio รจ l’unica possibilitร offerta all’uomo per essere libero davvero, affrancato dal potere del demonio: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la veritร e la veritร vi farร liberi”.
A chi consegnare se stessi se non a Gesรน sul letto d’amore della Croce, dove Lui si รจ consegnato a noi? Dio infatti รจ “unico” perchรฉ il suo amore รจ l’unico che scende, con noi e in noi, nella sofferenza piรน profonda, nei dolori di un cancro, nelle angosce dei tradimenti e dei fallimenti, nei tormenti dei dubbi, in tutti gli istanti delle nostre vite, in quelli distillati da questo tempo cosรฌ speciale. Lui รจ l’unico che ci ama cosรฌ come siamo. La parola comandamento traduce infatti diversi termini ebraici che indicano, tra l’altro, una parola che affida un incarico. Il comandamento รจ una missione. La domanda che appare nel Vangelo allora, puรฒ significare: “Quale รจ la missione che mi รจ affidata?”. L’incipit dello Shemร svela che l’amore esclusivo a Dio e al prossimo scaturisce dall’esperienza dell’unicitร di Dio che ha preso l’iniziativa liberando il Popolo dalla schiavitรน dell’Egitto. L’incipit del nostro Shemร รจ l’amore di Dio che in Cristo ci ha liberato dalla schiavitรน al peccato e dalla paura della morte. Il primo comandamento, il fondamento che muove e compie la nostra esistenza รจ l’amore di Dio, e la nostra missione รจ accogliere Cristo, amore fatto carne, e vivere crocifissi con Lui, nella sua obbedienza, per dire con San Paolo: “non vivo piรน io, ma รจ Cristo che vive in me”.
Ascoltare, e lasciare che l’amore entrato in noi colmi cuore, mente e forze, e, sovrabbondante perchรฉ eterno e incorruttibile, giunga al prossimo. Come dividere cuore, mente e forze con idoli vani, evaporati di fronte al potere di un virus invisibile, incapaci di amare e di salvare? Per questo lo Shemร , l’ascolto, รจ il “comandamento piรน importante”, la roccia su cui erigere l’esistenza, la stabilitร nell’instabilitร , la certezza nella precarietร . Lo Shemร compiuto da Cristo crocifisso che ci attira a sรฉ รจ il fondamento di ogni pensiero, scelta, relazione, azione. Lo Shemร irrora di eternitร tutto il transitorio della vita, e ci fa attraversare nella fede questo tempo di angoscia nel quale non si puรฒ prevedere nulla, generando la libertร di amare in qualunque circostanza, senza illusioni, nella santa indifferenza che sbriciola ogni preteso assoluto che vorrebbe rubare mente, anima e corpo. Non vi รจ male che abbia ragione dell’amore che compie lo Shemร . Esso incarna il Cielo in ogni questione della terra, mette in fila prioritร e valori, illumina il buio che le ragioni umane non riescono a dissipare. Lo Shemร รจ l’antidoto al virus della superbia, perchรฉ orienta umilmente il nostro essere alla volontร di Dio.
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Lo Shemร รจ il sigillo della Grazia e dell’elezione a vivere sulla terra l’amore celeste, la missione affidata alla Chiesa e a ciascuno di noi. Se lo accogli e ascolti “non sei lontano dal Regno dei Cieli”, ora, qui, mentre intorno รจ paura, ansia, e sinistri presagi. E questo tempo sarร un memoriale della Pasqua piรน bella, il nostro esodo dal peccato e dalla paura all’amore e alla libertร .
