Prima della Pasqua, nelle famiglie ebree, veniva compiuto il โrito degli azzimiโ, nel quale si cercavano in casa tutti i lieviti vecchi per essere sostituiti da quelli nuovi, come simbolo di rinascita a nuova vita. Gesรน, nello scacciare i mercanti dal tempio โ gesto compiuto nella settimana che conduceva alla Pasqua โ compie una sorta di rito degli azzimi nella casa del Signore: compie lโinizio della purificazione che porterร alla redenzione.
La purificazione, dal punto di vista chimico, รจ un processo che si ottiene per sottrazione: togliendo le impuritร , la sostanza diventa pura. Gesรน comincia la purificazione da quanto di piรน distante ci possa essere riguardo a Dio, ossia i soldi e i sacerdoti, cioรจ i mercanti.
ยซNon si puรฒ servire Dio e il denaroยป (Lc 16,13)afferma. Avrebbe potuto opporre tante altre cose a Dio, come qualunque vizio, qualunque peccato; invece no, se cโรจ qualcosa di diametralmente opposto a Dio รจ proprio il denaro.
Se ci pensiamo bene, la stragrande maggioranza dei mali del mondo deriva dalla sete di soldi. Inoltre, nelle cose di Dio regna la grazia, da cui ha origine la parola gratis: Dio tutto dona ai suoi figli e il denaro non serve per entrare in relazione con lui. Sono i mercanti e i mercenari (cfr. Gv 10,12-13) che sfruttano le cose di Dio a proprio vantaggio e vanno eliminati con santa ira nonchรฉ vero e proprio disprezzo. Mercanti e mercenari sono il simbolo di tutto ciรฒ che ci promette felicitร chiedendoci la vita in cambio: sono i nostri idoli che portano impuritร nel cuore.
Per liberarsi del male bisogna odiarlo: se un tossicodipendente non arriva a odiare ferocemente la sostanza che lo schiavizza, non potrร liberare la sua esistenza da essa.
- Pubblicitร -
Il gesto di Gesรน non รจ casuale o imprevisto: se scaccia via i mercanti con una โsferza di cordicelleโ significa che se lโera preparata prima; รจ un gesto premeditato. Non si improvvisa la purificazione: si attua nei tempi e modi adeguati, che per i cristiani riguardano i tempi forti โ come lโAvvento e la Quaresima โ e i modi adatti โ come il digiuno, la caritร e la preghiera.
Nella prima lettura troviamo i dieci comandamenti: essi rappresentano i parametri di riferimento per operare la purificazione; possiamo intenderli come quelli che emergono nelle analisi del sangue: senza conoscere quei dati non sappiamo se i valori siano buoni o meno.
I parametri, perรฒ, non sono la cura. Cosรฌ รจ per i comandamenti che, in quanto legge, non aprono ancora alla grazia che arriverร e pioverร dal cielo nella persona per merito del Signore Gesรน Cristo.
Dicono i rabbini che lโorigine di tutte le trasgressioni รจ il desiderio (si vedano gli ultimi due comandamenti). ย Spesso siamo insoddisfatti, frustrati e arrabbiati perchรฉ non otteniamo ciรฒ che ci aspettavamo. Di fatto lโuomo รจ crocifisso dalle sue aspettative, che sono difformi alla realtร . Finchรฉ non togliamo dal cuore ciรฒ che produce la nostra distruzione non saremo mai felici. Spesso la nostra vita non รจ brutta perchรฉ รจ brutta, ma perchรฉ la vorremmo diversa.
Facciamo che le cordicelle della sferza agitata da Gesรน siano la preghiera, il digiuno e la caritร , per far sรฌ che scuotano ciรฒ che profana e rende impuro il nostro Santo dei Santi, il nostro cuore, dove solo Dio ha diritto di scrivere le sue parole di vita.
Commento di don Luciano Condina
Fonte – Arcidiocesi di Vercelli
