Eโ ricchissima la pagina odierna del Vangelo.
Ci mostra, in primo luogo, come opera Cristo.
Gesuโโ vide โ un pubblicano, di nome Levi, โ seduto โ al banco delle imposte.
Cristo ci vede, si accorge di noi quando siamo โ seduti โ, ripiegati su noi stessi, presi in occupazioni, spesso ripetitive, che connotano la nostra quotidianitร e che, diciamolo francamente,ย sovente ci annoiano.
Il rischio รจ di vivere una โ vita seduta โ, senza slanci, senza passioni, una vita โ da morti โ.
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Gesuโ, perรฒ, si accorge di noi, stanchi e seduti, e ci fa un invito perentorio: โ Seguimi โ.
Non โ Seguitemi โ ma โ seguimi โ.
Il suo invito non รจ a una massa, ma a Fabrizio, a Luigi, ad Anna, a Francesca.
Eโ un invito personale perchรฉ ognuno รจ chiamato a seguirlo in maniera diversa.
Fabrizio รจ unico, Anna lo stesso.
Per ciascuno cโรจ la sua โ chiamata personale โ, lโunica che puรฒ renderlo felice.
Quando mi chiama?
Sempre.
Certo, ognuno di noi รจ โ meno fortunato โ di Levi, che ricevette la chiamata diretta di Gesuโ che passava dalle sue parti.
Oggi ci vuole orecchio, ci vuole sguardo, per saper cogliere, negli eventi della nostra quotidianitร , la chiamata del Maestro.
Per acquisire questa sensibilitร visiva ed uditiva bisogna frequentare Gesuโ, bisogna guardarsi dentro, bisogna portare a lui i nostri desideri piรน veri, piรน intimi, certi che, se essi sono conformi al progetto che lui ha su di noi, la sua Grazia non mancherร e ci darร la possibilitร di realizzarli.
Ci dirร : โ Seguimi โ.
Ma non รจ finita.
Adesso ci vuole la nostra risposta, libera.
Gesuโ non impone, Gesuโ propone.
Adesso sta a me scegliere.
Voglio davvero alzarmi da quella posizione di โ seduto โ in cui mi sono collocato e di cui, spesso mi lamento senza far nulla per modificarla, neanche quando ne avrei lโoccasione?
Lo voglio se mi riconosco malato e prendo atto che lโunico medico che puรฒ salvarmi รจ Gesuโ.
Se, invece, penso di essere โ sano โ, che il mio โ stare seduto โ, in fondo in fondo, mi fa stare tranquillo, allora non risponderรฒ alla chiamata.
Avroโ mancato la mia occasione di conversione, cosiโ come fece il giovane ricco della nota parabola.
Voglio alzarmi?
Mi riconosco malato e bisognevole di un dottore chiamato Gesรน?
A ciascuno la sua risposta.
Buna giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
