p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 16 Febbraio 2021

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Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Siamo sulla barca della vita e abbiamo un solo pane, ne abbiamo solo uno perchรฉ ci siamo dimenticati di prendere dei pani. Un solo pane non ci basta. Il Pane che abbiamo in barca รจ il Pane della vita. Il Pane รจ Gesรน, unico Pane dono del Padre Nostro, ma a noi non basta. Non siamo gente di qualitร , siamo gente di quantitร . Sappiamo che la qualitร  va sempre a discapito della quantitร  e viceversa, ma รจ qualitativamente superiore. Siamo dei liberisti della religione dove ciรฒ che conta รจ la crescita e la quantitร  senza regole e senza presenze, dove la legge del piรน forte lโ€™ha sempre vinta: รจ la sindrome del far west che pensiamo possa dominare il mondo e salvare il mondo, mentre invece lo distrugge.

Il lievito dei farisei e di Erode ci acceca, non vediamo la bellezza sufficiente dellโ€™unico Pane che รจ con noi sulla barca. Quel Pane che รจ diventato Pane per molti, a noi suoi discepoli, infedeli, non basta, ci sembra poca cosa. Gesรน si stupisce che ancora non comprendiamo ma questo รจ il dato di fatto: non comprendiamo ancora! Non comprendiamo che il Pane di vita, Colui che dona la sua vita per noi, รจ il vero lievito della vita. Ci sembra poca cosa, non ci basta e non ci basta mai.

Potessimo ritornare a vedere la bellezza del solo Pane quotidiano e ritornare a godere dellโ€™ascolto della sua voce, la voce del Diletto. Con che coraggio anche oggi ritorniamo a dire โ€œnon abbiamo pane?โ€. Lui รจ qui con noi e cammina con noi e si spezza per noi, cibo di vita.

La stupiditร  di mente dei discepoli รจ cosa nostra; la loro grettezza di cuore รจ la nostra lampada che ci acceca; la nostra vista dalle corte vedute non ci permette di vedere lโ€™orizzonte; la nostra fame non ci lascia liberi di gustare la sapienza della croce dellโ€™unico Pane di vita che รจ con noi sulla barca, anzichรฉ gustarlo e gioire per la sua presenza ci lamentiamo che รจ solo uno; la nostra grettezza di cuore ci impedisce di essere ascoltatori e di cogliere il linguaggio dei segni di Dio, non del nostro segno miracoloso che chiede solo quantitร .

Noi, come gli scribi, come quelli di fuori, non abbiamo fede e con loro rifiutiamo il vangelo, la Buona Notizia. Non vediamo, non ascoltiamo, per questo ci precludiamo allโ€™esperienza della liberazione operata dallโ€™amore. Siamo ancora convinti che il Padre ci mandi le prove e ci mandi la sofferenza: grande mancanza di fede in Dio e grande fede nel dio carogna.

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Questa, per san Giacomo, รจ la grande tentazione che pervade la nostra esistenza: โ€œNessuno, quando รจ tentato, dica: ยซSono tentato da Dioยป; perchรฉ Dio non puรฒ essere tentato al male ed egli non tenta nessuno. Ciascuno piuttosto รจ tentato dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo seducono; poi le passioni concepiscono e generano il peccato, e il peccato, una volta commesso, produce la morte. Non ingannatevi, fratelli miei carissimi; ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dallโ€™alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non cโ€™รจ variazione nรฉ ombra di cambiamento. Per sua volontร  egli ci ha generati per mezzo della parola di veritร , per essere una primizia delle sue creatureโ€ (1, 12-18).

Questo รจ il nostro Dio. Non accogliere Gesรน unico Pane per avere piรน pani, ci rende sempre affamati ed insaziati; non ascoltare col cuore Gesรน Parola che viene a noi, ci rende sordi e insensibili; non accogliere Gesรน Luce del mondo ci rende ciechi e incapaci di vedere oltre il nostro naso; cosรฌ la nostra mente ci rende incapaci di comprendere la salvezza che viene nel mondo, di comprendere la salvezza che non viene dal liberismo nรฉ economico nรฉ politico nรฉ religioso, ma dalla sapienza della croce. รˆ il mistero dโ€™amore che si dร  tutto e che discende dal cielo come gocce di luce e di rugiada del Padre, che diventa creativo di nuove e insperate possibilitร .

Il lievito dei farisei che si meritano vita mortale con la legge, il lievito di Erode che ci spinge a perderci dietro vie di potere, รจ quanto di piรน cattivo, di contagioso e di mortifero vi possa essere per la nostra umanitร . รˆ talmente mortifero che noi lo assurgiamo a dio della nostra esistenza, il Moloch che tutto muove e promette pani infiniti, dimentico dellโ€™unico Pane che dona la vita.

Accogliamo lโ€™unico segno della vita, quello non pervertito dal lievito dei farisei. Accogliamo il Pane che รจ sulla barca della nostra esistenza e naviga con noi. Non รจ un fantasma, non รจ una pia illusione, non รจ qualcosa che non puรฒ avere a che fare con la vita: รจ lโ€™unico Pane che dona vita perchรฉ dona la sua vita per noi. Lui รจ venuto nel mondo non per condannare ma per salvare; Lui non tenta, Lui illumina; Lui non ci acceca ma a chi lo accoglie dona il potere di diventare figlio di Dio.


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM

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