LโIncontro che purifica
Le leggi rituali dei capp. 13 e 14 del libro del Levitico, che riguardano i lebbrosi, sono ampie e dettagliate. Esse prevedevano severe norme di contenimento, di distanziamento sociale e rigidissimi protocolli di purificazione. Questa premessa รจ importante per comprendere lโimpatto che un episodio come quello che ci viene narrato in questi 5 ultimi versetti del primo capitolo del Vangelo di Marco, doveva avere per i presenti e per lโambiente giudaico. Il centro del brano evangelico, tuttavia, รจ dato dallo sviluppo del dialogo profondo e trasformante tra questo uomo, colpito dalla nefasta piaga della lebbra e Gesรน, il Figlio di Dio.
La societร vedeva in lui un lebbroso, facendo coincidere il suo status esteriore e sociale, con la totalitร della sua persona. Gesรน, invece, non ha paura di interfacciarsi con lui e addirittura di toccarlo, perchรฉ oltre lo schermo della sua pelle segnata dalle piaghe, vede un figlio di Abramo, un uomo, destinatario di tutto il suo amore. Questo sguardo di Gesรน ha tanto da dire anche a noi, al nostro modo di approcciarci alle persone che si trovano in diverse circostanze di sofferenza, in condizioni di vita particolari, per situazioni fisiche e spirituali, per errori, cadute, scelte sbagliate.
Dallโapproccio di Gesรน possiamo attingere uno stile nuovo, un rinnovato approccio umano: parafrasando una celebre espressione di don Oreste Benzi, che era solito ripetere โlโuomo non รจ il suo erroreโ, possiamo dire che Gesรน ci insegna che lโuomo non รจ mai la sua condizione, ma รจ sempre qualcosa di piรน! Niente, neanche la situazione piรน disonorevole, fisica o morale che sia, puรฒ mai sminuire la sua dignitร di immagine e somiglianza di Dio (cfr. Gen 1,26). Questโuomo, riconoscendo la sua condizione e con profonda fede nella potenza di Gesรน, si getta ai piedi del maestro e con unโinvocazione che รจ un vero modello di preghiera, gli apre tutto il suo cuore: โSe vuoi, tu puoi purificarmiโ.
Il lebbroso viene a ricordarci che la preghiera cristiana non puรฒ mai essere altro che una sincera ricerca della volontร di Dio. Egli desidera essere purificato, ma sa che ciรฒ dipende dallโimperscrutabile volontร del Figlio di Dio. Lโatteggiamento spirituale di fondo di questโuomo sofferente รจ lo stesso che si ritrova nella preghiera del โPadre Nostroโ, vero modello di ogni preghiera cristiana insegnatoci da Gesรน stesso e di fronte ad esso, il Maestro viene mosso a compassione. Vedendo lโuomo che soffre, al di lร di ogni paura, lo tocca e con la sua Parola lo purifica, facendo scomparire ogni segno della lebbra. Ancora una volta, Gesรน impone il silenzio, secondo lo stile che nelle ultime domeniche abbiamo iniziato a conoscere, quello del cosiddetto โsegreto messianicoโ, volendo rinviare la piena rivelazione della sua identitร al momento culminante del suo ministero, ossia quello della croce.
A questo punto, perรฒ, cโรจ un dettaglio importante. Gesรน comanda al guarito di attenersi a tutte le norme rituali previste, perchรฉ Egli non รจ venuto a cancellare la legge antica, ma a darle compimento, dimostrando โ proprio attraverso il gesto di toccare il lebbroso e di farlo avvicinare โ che la legge non รจ fine a se stessa, ma mira alla salvezza dellโuomo, al suo bene integrale. Infine, non si puรฒ non sottolineare un altro elemento: in soli 5 versetti, per ben 4 volte si ripetono parole legate al campo semantico della โpurificazioneโ. Non sarebbe stato fuori luogo se lโEvangelista avesse utilizzato anche altre espressioni, come โcurareโ, โguarireโ. Lโinsistenza sul concetto di purificazione vuole suggerirci qualcosa di piรน profondo sul ministero di Gesรน: lโuomo che entra in dialogo con Lui, si affida alla sua volontร e si lascia toccare da Lui e dalla sua Parola, ne esce purificato.
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Ogni miracolo di guarigione di Gesรน, infatti, ha sempre lo scopo di richiamare a qualcosa di piรน profondo, alla guarigione del cuore, che coincide con la purificazione dalla malattia peggiore di tutte, il peccato. Non รจ un caso, che nel capitolo successivo di Marco, quando viene raccontata la guarigione del paralitico, Gesรน stesso dica: โOra, perchรฉ sappiate che il Figlio dellโuomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra,ย dico a te โ disse al paralitico -: ร lzati, prendi la tua barella e vaโ a casa tuaโ (Mc 2,10-11).
