Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 11 Febbraio 2021

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Briciole di pane, piccole, insignificanti, come quelle che distrattamente facciamo cadere dalla tavola. Eppure, sembra suggerire il testo, in queste briciole รจ racchiusa una possibilitร  di vita. Lo notiamo nella stagione invernale quando lasciamo sui davanzali delle finestre briciole di pane per gli uccelli in cerca di cibo per sfamarsi; qui Gesรน prende come esempio i cagnolini che impazientemente attendono che qualcosa cada dalla mensa dei loro padroni. Una realtร  di poco conto a volte dischiude potenzialitร  inimmaginabili: โ€œSe avrete fede pari a un granello di senape direte a questo monte: โ€˜Spostati da qui a lรฌโ€™ ed esso si sposterร , e nulla vi sarร  impossibileโ€ (Mt 17,20).

Nel brano evangelico odierno una madre disperata per la malattia della figlia si mette alla ricerca di Gesรน; ne ha sentito parlare e, saputo che si trovava nella sua regione, accorre da lui per implorare il suo aiuto. Oltre al fatto di essere โ€œdonnaโ€ e quindi, per la cultura del tempo, non meritevole di considerazione, era anche una โ€œstranieraโ€ sul piano religioso e geografico. Questi elementi aiutano a comprendere la risposta di Gesรน, che ci lascia perplessi perchรฉ inizialmente non prende a cuore la sua richiesta: โ€œLascia prima che si sazino i figli, perchรฉ non รจ bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnoliniโ€ (v. 27), espressione, questโ€™ultima, che i Giudei riservavano ai pagani in senso offensivo. Nella versione parallela di Matteo, Gesรน esplicita ulteriormente affermando che non รจ stato mandato โ€œse non alle pecore perdute della casa di Israeleโ€ (Mt 15,24).

La donna non si arrende e si apre una breccia nelle parole stesse che Gesรน le aveva rivolto: โ€œSignore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figliโ€ (v. 28); confida in Dio che โ€œsazia con bontร  ogni viventeโ€ (Sal 145,16). La sua รจ una fede sostenuta dalla sofferenza, che pone domande essenziali e diviene grido di invocazione capace di infrangere steccati. Questa fede spinge allโ€™impossibile, osa domandare di nuovo. A volte ci vuole coraggio per farlo, ma รจ solo allโ€™interno di un rapporto di fiducia che รจ possibile chiedere qualsiasi cosa.ย 

La fede semplice e testarda di questa donna porta Gesรน a mutare giudizio: lui che, pienamente inserito nella tradizione storica e religiosa del suo popolo, era probabilmente persuaso che lโ€™annuncio e il dono del Regno dovessero avere come primo destinatario il popolo di Israele, รจ condotto da lei a spingere piรน in lร  i confini della propria missione per abbracciare tutta lโ€™umanitร  assetata di guarigione e di vita.ย 

โ€œPer questa tua parolaโ€ (v. 29). รˆ unโ€™espressione che puรฒ stupirci, se pensiamo che in altri racconti del vangelo sono gli interlocutori di Gesรน a fare affidamento alla sua โ€œparolaโ€, capace di nutrire la vita come il pane: โ€œMaestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterรฒ le retiโ€ (Lc 5,4); e ancora Pietro: โ€œSignore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eternaโ€ (Gv 6,67).ย 

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Ci vuole umiltร  per accogliere lโ€™insegnamento offertoci dagli altri, in particolare da chi percepiamo distante da noi, e riconoscere lโ€™appello che ci viene rivolto: ogni supplica รจ una parola del Signore che ci dispone a discernere la via che porta alla fraternitร .

fratel Salvatore


Fonte

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