Ci vuole coraggio e lungimiranza per imparare ad attendere i tempi del seme, i tempi del Regno. Noi siamo convinti che i frutti sono la vera svolta della vita, mentre invece la vera svolta della vita รจ sapere attendere, fermi in movimento, i tempi della vita che svolge il suo compito.
Siamo un poโ malati di protagonismo, per questo non sappiamo attendere. Non riusciamo ad avere una visione di insieme, per questo ci preoccupiamo di avere dei risultati. Non crediamo molto nella nostra azione nรฉ tantomeno in quella di Dio, per questo lโattesa diventa non una gestazione ma unโansia mortale.
Il coraggio di stare fermi col cuore in pace ma continuamente in movimento di attesa, รจ il segreto della vita sapienziale di Dio in noi.
In questo contesto alla domanda che continuamente ci affiora alle labbra come una soluzione che soluzione non รจ; alla domanda del che cosa debbo o dobbiamo fare: non cโรจ risposta. Non cโรจ risposta perchรฉ questa รจ una domanda secondaria e non primaria. La domanda primaria รจ cosa starร facendo Dio ora per noi. Come si starร muovendo quel seme Gesรน che anche oggi รจ gettato nella nostra storia e che certamente starร germogliando.
Avere questo coraggio significa avere il coraggio di vedere ciรฒ che non vediamo. ร avere il coraggio di sentirlo muovere oltre ogni movimento e oltre ogni rumore. Coltivare una realtร , unโamicizia, una situazione, una relazione รจ il piรน delle volte un sapere attendere non riempiendo lโaria di chiacchiere in movimento quando ci sarebbe bisogno di stare fermi per potersi muovere in veritร .
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Fai quello che vuoi, sembrerebbe dirci il messaggio dellโamore oggi, ma stai fermo in contemplazione, vivi la mistica dellโoggi e non lasciarti travolgere dalle tue paure che chiedono agitazione, che noi chiamiamo movimento, ma che il piรน delle volte รจ un rigirarsi su se stessi.
Credere alla forza del Seme gettato nel terreno della storia, รจ il vero coraggio e la vera fiducia in Dio e in noi stessi. Smettere di cedere alla tentazione di dovere rispondere alle apparenze servendo schiavi della visibilitร . Il seme del Risorto, volenti o nolenti, agisce nella storia del nostro oggi.
ร lui il seme che spunta da solo e che, segretamente โ solo gli occhi della fede e del cuore lo sanno scorgere โ e spontaneamente, per virtรน propria, vive e opera nelle varie realtร umane.
La forza vitale รจ cosa interiore e Gesรน รจ lโinteriore della storia e degli uomini: uno per uno ma soprattutto insieme come comunitร , come un solo corpo. ร infatti la potenza dellโamore del Padre che ci libera e ci rende capaci di pazientare con lo sguardo rivolto al futuro.
Per questo รจ importante non cedere alla tentazione della fretta che accompagna le nostre azioni e che dice tutta la nostra inadeguatezza. Avresti voglia di sistemare quella data situazione: non farsi prendere dalla fretta significa sapere attendere e sapere cogliere il momento in cui la situazione matura. La fretta inaridisce lโattesa. Lโattesa di una chiamata, lโattesa di una venuta, lโattesa di un avvenimento vissuta con cura diventa feconda e, prima o poi, porta alla nascita. Bisogna solo essere svegli e attenti a cogliere le doglie del parto e sapere che lโora รจ giunta: nรฉ prima nรฉ poi, ma proprio e solo in quel momento lรฌ.
No allโimpazienza del risultato immediato, sรฌ allโattesa naturale della maturazione del risultato che deve essere gestito in gestazione e partorito nellโamore.
Siamo chiamati a rinnovare la fiducia nella libertร dellโuomo. Dobbiamo riconoscere le nostre paure, le nostre sfiducie come nutrimento della nostra fretta, se non addirittura del nostro terrore che le cose non funzionino.
Mettiamo alla scoperta le radici delle nostre paure e delle nostre disperazioni circa lโuomo e la vita. Noi che non crediamo alla persona umana e alla vita, noi che temiamo prospettive nuove e il futuro, noi che diciamo continuamente sfiducia nei nostri giovani dandogli degli imbranati; noi impazienti e violenti per difenderci dalle nostre inadeguatezze, siamo chiamati a lasciarci inseminare dal Risorto, Lui che รจ seme di libertร gettato nel terreno e quasi dimenticato.
Noi forse ci crediamo poco ma, siamone certi, oggi cโรจ un seme giร caduto nel terreno della storia che cresce, che merita fiducia, che esige fede, perchรฉ Lui paziente e laborioso cresce anche grazie alla nostra paziente e laboriosa attesa.
Quando abbiamo il coraggio di essere in dolce attesa la faccia del mondo cambia, tutto si colora diversamente perchรฉ un bimbo cambia la vita.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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