
Docente di Teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana e l’Universitร Cattolica del Sacro Cuore.
Platone considerava il peccato frutto dellโignoranza. Secondo lui, lโuomo sceglie il peccato perchรฉ ignora il bene. Il Vangelo di oggi ci mostra che รจ possibile scegliere il male sapendo che รจ male, che รจ possibile preferire le tenebre alla luce.
Il peccato non รจ ignoranza, รจ una scelta. ร riconoscere il bene e decidersi per il male perchรฉ รจ apparentemente piรน conveniente. Parlando del peccato, Gesรน dice: ยซChi fa il peccato รจ schiavo del peccatoยป. ร questo il grande paradosso del male. Pensiamo di farlo liberamente, invece il male domina la nostra libertร e la incatena.
Il male mette disordine nel nostro cuore in modo da non saper piรน distinguere cosa sia il vero bene per noi. Per certi versi ci rende ignoranti, pur lasciandoci con lโillusione di essere sapienti. Questo Vangelo, perรฒ, ci mostra unโaltra categoria di persone e un altro modo di rapportarsi a Gesรน. Si tratta della categoria dei semplici, degli umili, delle persone che cercano di vivere secondo veritร .
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Queste persone riconoscono nella parola di Gesรน unโโautoritร โ, una potenza interiore.
