
Docente di Teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana e l’Universitร Cattolica del Sacro Cuore.
Chi fa lโopera di Dio in noi? Non รจ una domanda banale e la risposta non deve essere facile e scontata. Sappiamo, da un lato che lโopera di Dio รจ opera e grazia sua, ma se dicessimo: ยซSolo Dioยป, non staremmo esaltando lโopera del Signore.
Perchรฉ? Perchรฉ Dio non agisce nostro malgrado violando e accantonando la nostra libertร e le nostre persone. La sua onnipotenza, essendo onnipotenza dโamore, si ferma volutamente โimpotenteโ davanti alla nostra volontร .
Per questo รจ piรน corretto dire che lโopera di Dio in noi รจ frutto di una โsinergiaโ โ parola che significa โopera comuneโ, โcooperazioneโ โ tra la grazia di Dio e la nostra opera umana. Se guardiamo bene la parola che apre il Vangelo di oggi, vediamo proprio questo: il seme germoglia e cresce a prescindere se lโuomo dorma o vegli, ma, allo stesso tempo, cโรจ un consenso, un โsรฌโ dellโuomo rappresentato dal gettare il seme.
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Lโopera della grazia รจ una realtร misteriosa e meravigliosa, ma un suo tratto distintivo รจ sempre chiaro: Dio non annienta la libertร dellโuomo, ma la realizza. Dio libera realmente la libertร , perchรฉ la pienezza della nostra libertร รจ aprirsi allโinfinito di Dio e del suo amore.
