Nico Guerini – Commento al Vangelo di Domenica 17 Gennaio 2021

- Pubblicitร  -

I primi seguaci di Gesรน

Il Battesimo di Gesรน fa da cerniera tra la conclusione del periodo natalizio e il principio di quello che si chiama โ€œTempo ordinarioโ€, da intendere come lโ€™interim, il frattempo, che segnala lo scorrere quotidiano della vita, quella che precede o segue i grandi eventi che ne marcano i momenti chiave. รˆ naturale che le caratteristiche dellโ€™evento-cerniera finiscano per riverberarsi sulla maniera di vivere il trascorrere dei giorni che ci sono donati. Ecco la ragione per cui si inizia con il tema della โ€œvocazioneโ€, che, dopo quella di Gesรน, diventa la nostra, a somiglianza della sua e con lui come guida.

Sbaglierรฒ, ma non ho lโ€™impressione che, di questi tempi, concepire la vita come vocazione, con il conseguente senso di responsabilitร  che ne deriva, costituisca una mentalitร  diffusa nelle fasce di etร , adolescenza e giovinezza, che ne dovrebbero essere soprattutto segnate. Il termine non compare spesso nel linguaggio comune, e il riflesso piรน corrente รจ ciรฒ che fa dire alle persone: โ€œla vita รจ mia e ne faccio quello che voglioโ€, mentre il discorso corretto dovrebbe essere: โ€œla vita mi รจ stata donata, e dovrรฒ rendere conto di come lโ€™avrรฒ spesaโ€.

Tale rendiconto riguarda dapprima certamente Dio, ma vale anche per chi si dice non credente, anche solo per quello che dovrebbe essere un naturale senso di responsabilitร  rispetto a tutto ciรฒ che dalla nascita uno ha ricevuto, e a tutti quelli che lโ€™hanno aiutato a crescere.

Due sono perciรฒ i temi che dominano la liturgia odierna: il primo รจ la chiamata, o vocazione che dir si voglia, che sta alla base della vita, la quale รจ giร  essa una โ€œchiamataโ€; il secondo รจ la figura di Gesรน che si propone come guida per orientare, educare e sostenere le risposte alle varie vocazioni.

Chi รจ che chiama?

Il racconto della chiamata di Samuele (1Sam 3,3b-10.19) รจ una pagina eccezionale, sia per vivacitร  narrativa sia per veritร  psicologica e contenuto sapienziale, il che ne fa un brano obbligatorio per ogni catechesi sulla vocazione rivolta ai preadolescenti e oltre.

- Pubblicitร  -

La prima cosa che si nota nel brano proposto รจ la ripetizione dellโ€™appello. Nelle numerose storie di vocazione che possiamo leggere o ascoltare, se pur troviamo quellโ€™intuizione improvvisa che chiamiamo โ€œcolpo di fulmineโ€, e piรน rapidamente โ€œconversioneโ€, mi sembra piรน frequente il caso di percezioni o sensazioni ripetute, di un bisogno che rinasce ostinatamente, segnato da rifiuti e rimandi dovuti al fatto che non si capisce bene se sia lโ€™illusione di un momento, che va e viene, o se invece siano segnali che rivelano un bisogno al quale non si puรฒ alla fine dire di no. Il caso di Samuele parla di un appello percepito โ€œtre volteโ€, espressione ben nota che nella Bibbia equivale pressโ€™a poco a โ€œpiรน volteโ€, senza che sia specificato quante.

Samuele si trova giร  in un luogo, ยซil tempio del Signore, dove si trovava lโ€™arca di Dioยป, che presenta un preciso contesto religioso, e per di piรน โ€œdormeโ€, si trova cioรจ in un momento di totale โ€œpassivitร โ€, che รจ quanto dire pronto allโ€™ascolto. Come si sa, i โ€œsogniโ€ ricorrono spesso nella Bibbia come momenti in cui si รจ preparati a ricevere una rivelazione di Dio.

Il primo problema รจ che Samuele fraintende la voce: pensa che sia Eli a chiamarlo. Non รจ ancora capace di riconoscere da chi e da dove viene la voce, ma un dettaglio importante ci dice giร  in modo preventivo la sua disponibilitร  ad accoglierla: tutte e tre le volte egli โ€œcorreโ€ da Eli, una prontezza che รจ la prima qualitร  che si richiede in chi si sente chiamato.

E qui interviene un altro passo importante: il discernimento, per il quale cโ€™รจ bisogno di una guida. Nel caso รจ il sacerdote Eli che fa da mediatore, e che, dopo aver capito che non si tratta di un abbaglio, suggerisce al ragazzo come rispondere: ยซParla, Signore, perchรฉ il tuo servo ti ascoltaยป. Detto fatto.

E che si tratti di voci o di segni, di sensazioni o fascinazioni provenienti da modelli ammirevoli e ammirati che suscitano imitazione, o anche di proposte esplicite fatte da persone che ci conoscono e che giudicano a partire da ciรฒ che vedono in noi, lโ€™atteggiamento giusto รจ sempre quello: lโ€™ascolto e la fiducia nei โ€œsegnaliโ€, diretti o lanciati dalle persone. Che questo fosse quello che Samuele ha imparato in quella notte della sua fanciullezza รจ confermato nel versetto conclusivo del brano: ยซSamuele crebbe e il Signore fu con lui, nรฉ lasciรฒ andare a vuoto una sola delle sue paroleยป.

Integri agli occhi di Dio

La seconda lettura (1Cor 6,13c-15a.17-20) apparentemente non cโ€™entra nulla con il tema della vocazione. Semmai Paolo fa un discorso sullโ€™โ€œintegritร โ€ che si richiede in chi sta davanti al Signore al quale sa di appartenere con tutto se stesso: corpo e anima. In questo senso di appartenenza trova posto la vocazione, esattamente perchรฉ รจ la diretta condanna di chi dice: โ€œla vita รจ mia e ne faccio quello che voglioโ€, come si รจ visto sopra.

Contro una visione che fa del corpo il tutto o, al contrario, un contenitore senza valore dellโ€™anima โ€“ due atteggiamenti altrettanto pericolosi, anche se il secondo puรฒ apparire piรน spirituale โ€“, Paolo proclama che ยซil corpo รจ per il Signoreยป, che รจ ยซmembra di Cristoยป, che รจ ยซtempio dello Spirito Santoยป, e che, alla fine, e fondamentalmente, ยซnoi non apparteniamo a noi stessiยป, e in piรน che ยซsiamo stati riscattati a caro prezzoยป.

Tanto basti per ricordare che la storia della spiritualitร  รจ costante nel raccomandare la โ€œdiscrezioneโ€ nel fare penitenza, anche se questa puรฒ essere un mezzo per esercitarsi nellโ€™autocontrollo, e che il โ€œdisprezzo del corpoโ€ non รจ virtuoso, anzi, il corpo va amato proprio perchรฉ รจ il prezioso custode dellโ€™anima, della quale รจ inseparabile compagno.

Trovare un โ€œmaestroโ€

Il vangelo (Gv 1,35-42) ritorna in diretta sul tema della vocazione presentando il racconto affascinante di come attorno a Gesรน si forma il primo gruppo di discepoli.

In questa pagina Giovanni raduna tre storie, ciascuna con una sua caratteristica propria.

Nella prima il protagonista รจ il Battista che indica in Gesรน lโ€™Agnello di Dio, spingendo due suoi discepoli ad andare dietro a lui.

Nella seconda รจ uno dei due Andrea che, felice della scoperta, passa lโ€™invito al fratello Simone e lo conduce a Gesรน.

Nella terza โ€“ non presente nel brano letto oggi โ€“ รจ Gesรน stesso che, incontrando Filippo, gli si rivolge direttamente con lโ€™invito semplice ed esplicito: ยซSeguimi!ยป, una parola che risulta tanto convincente da suscitare come reazione una risposta che spingerร  costui a fare la stessa proposta allโ€™amico Natanaele che, superata lโ€™iniziale titubanza, esplode alla fine in un riconoscimento entusiasta.

Sono tre modi di scoprire una โ€œvocazioneโ€ che hanno tutti qualcosa da insegnare, sia in ciรฒ che fa partire la chiamata sia nei modi con cui la risposta si struttura.

Nel caso dei due discepoli, dei quali uno รจ Andrea, mentre lโ€™altro รจ spesso ritenuto essere Giovanni, il figlio di Zebedeo, anche se forse รจ piรน probabilmente Filippo, lo stimolo รจ lโ€™appellativo con il quale il Battista indica Gesรน, chiamandolo ยซAgnello di Dioยป.

รˆ ovvio che in questi racconti, redatti con la velocitร  della redazione stenografica, bisogna supporre qualche cosa di non detto, per esempio, nel caso, che lโ€™espressione usata abbia giร  un chiaro significato per i due, anche perchรฉ รจ giร  stata usata dal Battista nella sua presentazione di Gesรน (Gv 1,29), che la riprende da Is 53,7 dove il servo di JHWH รจ presentato come ยซun agnello condotto al macelloยป e che, per questo, รจ definito dal Battista come ยซcolui che toglie il peccato del mondoยป.

Tanto รจ bastato per suscitare nei due una curiositร  seria che li spinge a seguire Gesรน in cui giร  riconoscono un โ€œRabbรฌโ€, a cercarlo per un incontro non superficiale, tanto che vogliono sapere dove โ€œdimoraโ€. E Gesรน li asseconda, li invita nella sua casa, ยซe quel giorno rimasero con lui: erano circa le quattro del pomeriggioยป. Ognuno puรฒ immaginare cosa sia successo nel cuore e nella mente dei due. Lโ€™indicazione dellโ€™ora indica la violenza e lโ€™intensitร  dellโ€™esperienza fatta in quel pomeriggio.

Nelle altre due storie il chiamato si fa a sua volta protagonista dellโ€™invito: Andrea chiama il fratello Simone, e Filippo lโ€™amico Natanaele. รˆ una vocazione per โ€œcontagioโ€, come accade spesso, sotto la spinta dellโ€™entusiasmo di una scoperta che spinge a condividerla.

Rimangono da considerare alcuni effetti che seguono alla chiamata. Il primo e piรน importante รจ la decisione di โ€œrimanereโ€ con colui nel quale si รจ riconosciuto un โ€œmaestroโ€, cioรจ una guida per la propria vita. E questo sarร  un cammino lungo e non facile, fatto di scoperte e di incomprensioni, fino alla prova ultima che avrร  la soluzione solo nella risurrezione del Crocifisso.

La seconda conseguenza รจ che si riceve un nome nuovo che indica giร  in Simone-Pietro un destino e una responsabilitร  che avrร  un posto centrale nello sviluppo del racconto evangelico.

Nella storia di Natanaele si annuncia che seguire una vocazione รจ anche un decidere di andare incontro allโ€™ignoto, perchรฉ ciรฒ che conta รจ fidarsi totalmente di chi chiama, e questo aiuta ad essere aperti a tutte le sorprese che riserva la vita, pronti a rispondere secondo quanto si รจ capito del โ€œmaestroโ€ che cammina davanti a noi, perchรฉ la vocazione โ€œcresce e maturaโ€ nella conoscenza di lui e, insieme, di noi stessi.

FonteSettimana News | Commento a cura di Nico Guerini


Altri Articoli
Related

Liturgia della Parola in LIS di giovedรฌ 25 dicembre 2025

Le letture della Notte di Natale in LIS (Lingua...

Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2025 โ€“ Sussidio Avvento CEI – Messa della Notte

ยซUn bambino รจ nato per noiยป (Is 9,1-6) Tutta la...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

padre Ezio Lorenzo Bono – Commento al Vangelo di lunedรฌ 22 dicembre 2025

UN CANTO NEL GREMBO I. Cosa succede quando una donna...