Il racconto di oggi puรฒ essere letto focalizzando lโattenzione su diversi aspetti: il miracolo, lโautoritร di Gesรน, la reazione della gente, il contesto socio-religioso, la presenza, che forse puรฒ sembrarci favolistica, di un uomo posseduto da uno โspirito impuroโ (v. 23)โฆย
Un filo rosso perรฒ traversa tutto il testo: la pagina di oggi รจ innanzitutto narrazione di una presenza, Gesรน, e di un evento che si realizza in lui: โIl regno di Dio si fa vicinoโ (Mc 1,15).
Sรฌ, oggi ci viene detto che รจ proprio in Gesรน che il Regno, cioรจ la volontร di bene, di buono, insomma, lโamore del Signore si รจ fatto vicino, vicinissimo allโuomo, e in modo definitivo.ย
A cornice del testo, la cui scena centrale รจ lโincontro tra Gesรน e lโuomo posseduto dallo spirito impuro, vi รจ la reazione che i presenti hanno di fronte allโautoritร che dimostra Gesรน, nelle parole e nei fatti: tutti sono sbalorditi. Riconoscono in lui qualcosa di eccezionale, pur non arrivando ancora a cogliere chi Gesรน sia davvero; ne colgono perรฒ un primo frammento: Gesรน รจ certamente un uomo che ha autoritร come nessun altro. Solo uno dei presenti coglie in veritร e in profonditร Gesรนโฆ lo spirito impuro! il quale infatti grida: โIo so chi tu sei: il Santo di Dio!โ (v. 24). Egli ha fatto, potremmo dire, un passo in piรน e ha colto qualcosa di assolutamente vero: Gesรน รจ davvero il Santo di Dio. Il punto perรฒ รจ che questa sua affermazione, per quanto vera, resta in lui del tutto sterile perchรฉ la pronuncia da spirito โimpuroโ, cioรจ non in comunione con Dio, uno spirito che non vuole comunione con il Signore, che non vuole seguire Gesรน, che non vuole coinvolgersi con lui. Conosce Gesรน, ma non lo vuole per la sua vita.
Ecco allora che lโavvicinarsi del Regno innanzitutto svela il male che profondamente ci abita, il rifiuto che piรน o meno apertamente opponiamo (ricordiamoci che quello spirito si trova in una sinagoga, in un luogo di culto a Dio, non in una casa di malaffare). E quando il bene ci raggiunge reagiamo, con violenza. โChe vuoi da noi? Sei venuto a rovinarci!โ (v. 24). Sรฌ, il Regno che viene โrovinaโ la nostra aspirazione a bruciare incenso a noi stessi.
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Questa perรฒ รจ anche una grande opportunitร , perchรฉ รจ proprio nel fondo del nostro rifiuto, pur ammantato di parole veritiere, che possiamo essere raggiunti.ย
Gesรน allora dร due ordini allo spirito: โTaci, esci da luiโ (v. 25). Due ordini volti a ristabilire la comunione: lo spirito di non-comunione deve far silenzio, lasciar cadere anche le parole su Dio se non รจ disposto a dar loro credito; deve poi abbandonare chi tiene in balia, perchรฉ quellโuomo possa essere restituito alla sua dignitร di figlio, non piรน โpossedutoโ se non dal Signore e dal suo amore, che rende lโuomo tempio dello Spirito Santo (cf. 1Cor 3,16).
E lo spirito impuro obbedisce, non puรฒ resistere al โRegno che vieneโ, se ne va da quellโuomo โstraziandolo e gridando forteโ (v. 26). Non รจ un abbandono indolore, ma รจ la via per una vita finalmente piena.
I presenti riconosceranno in questo agire di Gesรน la sua autoritร ; ben presto perรฒ Gesรน stesso sarร messo sotto accusa, in un paradossale capovolgimento: sarร lui ad essere ritenuto posseduto da uno โspirito impuroโ (Mc 3,30), e perciรฒ stesso lontano da Dioโฆย
sorella Annachiara
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