Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 7 Gennaio 2021 – Mt 4, 12-17.23-25

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Il breve tempo di Natale si avvia a conclusione e la Parola apre una finestra sugli inizi della predicazione di Gesรน. Il Battista รจ stato arrestato, non tira una buona aria per i profeti e i predicatori.

Sarebbe meglio, per il Nazareno, tornare al suo paesello, nella sua cerchia ristretta che lo proteggeโ€ฆ Non รจ cosรฌ: si trasferisce a Cafarnao, sulle sponde del lago, nel territorio di Zabulon e Neftali, le prime tribรน a cadere sotto il dominio assiro, sette secoli prima.

Terra meticcia, compromessa, impura secondo lo sguardo dei devoti di Gerusalemme. Il luogo perfetto per annunciare che Dio si รจ fatto vicino, che il Regno รจ ormai presente, non ce ne accorgiamo? A noi, delle terre di mezzo, Gesรน parla al cuore con amore infinito.

A noi, nelle terre di mezzo, Gesรน rivolge ancora il suo annuncio: Dio ti si รจ fatto accanto, alza il tuo sguardo!

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