Luigino Bruni – Commento al Vangelo di domenica 27 Dicembre 2020

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Le parole della benedizione di Anna

Giuseppe e Maria, per adempiere la Legge ebraica, si recano con Gesรน al tempio di Gerusalemme. Offrono, come tutti, un sacrificio: ยซdue tortoreยป. รˆ il sacrificio dei poveri, che sostituisce il piรน oneroso agnello. รˆ lโ€™inizio di una storia di povertร  che culminerร  con la beatitudine piรน bella โ€“ ยซbeati i poveriยป โ€“ e con la povertร  assoluta del Golgota.

Di questa scena, amatissima dalla gente, colpiscono molti dettagli. Simone e Anna sono due vecchi. รˆ molto bello che siano due anziani a lodare il bambino. A dirci che la saggezza dei vecchi sta anche nella loro capacitร  di sentire il soffio dello spirito, di saper vedere nei bambini i segni della loro vocazione. Soprattutto le donne anziane hanno questo dono.

Simeone รจ giusto e pio. Anna, invece, รจ una profetessa. รˆ molto bello trovare i profeti rappresentati da una donna, una profetessa erede delle poche e meravigliose profetesse della Bibbia โ€“ Myriam, Debora, Hulda. Cโ€™รจ infatti unโ€™amicizia profonda tra la profezia e le donne. Entrambe sono concrete, attivano processi e non occupano spazi, parlano con la parola e con il corpo. Per un istinto invincibile scelgono sempre la vita, le credono e la celebrano fino allโ€™ultimo soffio. I profeti e le madri ospitano e generano una parola viva che non controllano, offrono il corpo perchรฉ il figlio-parola diventi carne senza diventarne i padroni.

Le donne hanno una particolare familiaritร  con la morte, perchรฉ hanno una speciale intimitร  con la vita. Forse perchรฉ da millenni hanno custodito la casa, dove hanno imparato le relazioni primarie mentre gli uomini si esercitavano nellโ€™arte della guerra e si dedicavano allโ€™economia delle relazioni produttive. Le donne sono diventate esperte di vita e di morte, insieme. Hanno lavato e vestito i propri bambini e i propri morti, accudito ferite che raramente guarivano, apparecchiato lo stesso letto, lโ€™unico grande della casa, oggi per un parto e domani per la camera ardente di un genitore. La morte non รจ il loro nemico piรน grande. Le donne muoiono molte volte nel corso della loro vita, umiliate e schiacciate da parole e gesti sbagliati, e cosรฌ quando la morte arriva la sanno chiamare ยซsorellaยป.

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