Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 22 Dicembre 2020

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โ€œSu chi volgerรฒ il mio sguardo?
Sullโ€™umile e su chi ha lo spirito contrito,
e su chi teme la mia parolaโ€ (Is 66,2).

Una giovane donna umiliata e spaventata riconosce di essere sotto lo sguardo benevolo di Dio: gli eventi strani e forse umilianti che sta vivendo le donano la consapevolezza di essere solo una semplice creatura, nulla di piรน. E si mantiene aggrappata con fede alla Parola di Dio che le ricorda che sempre il Signore interviene nella storia.

โ€œLa mia anima esalta la grandezza del Signoreโ€ (v. 46): Maria sa vedere la grandezza del Signore, riesce a scorgerla nei fatti della sua vita quotidiana, insignificante agli occhi degli altri, ai nostri occhi.

Maria vede lโ€™azione invisibile di Dio, perchรฉ riesce a riconoscere l’infinita distanza che la separa da lui. Se prima questo poteva provocarle turbamento (cf. Lc 1,29.34), ora รจ causa di gioia (โ€œil mio spirito si riempie di gioia!โ€: v. 47): perchรฉ? Perchรฉ riconosce che questo รจ sempre stato il modo di procedere di Dio. Lo stupore suo nasce dal fatto che ha intuito la modalitร  nuova, veramente rivoluzionaria, di Dio: il Potente usa la propria forza per salvare, non per dominare sugli altri. Anzi rinuncia alla propria forza, come tutto il vangelo ci narrerร . Maria raggiunge cosรฌ la profonditร  dello sguardo di Dio, allargando la prospettiva fino a raggiungere tutte le genti, tutta lโ€™umanitร  (โ€œ…la sua misericordia per quelli che lo temonoโ€, v. 50).

La potenza di Dio si riassume nel fatto che โ€œha disperso coloro che sono superbi nei pensieri del loro cuoreโ€ (v. 51): da lunghi secoli, da sempre, Dio si prende gioco della nostra sicumera, tramite eventi inattesi e incomprensibili rovescia la nostra convinzione di essere nel giusto, per riportarci sulla โ€œvia della paceโ€ dove sarร  lui a salvarci.

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Il rovesciamento delle situazioni descritto nei vv. 52-53 ha per soggetto sempre Dio, e tale trasformazione รจ da lui voluta e attuata: sarร  proprio Dio per primo a metterla in pratica nellโ€™incarnazione. I verbi usati descrivono azioni allโ€™inizio del loro compiersi: ora nulla potrร  impedire la realizzazione del desiderio di Dio.

Certo, una tensione rimane: il rovesciamento รจ ancora atteso, ma adesso puรฒ essere atteso con fede perchรฉ รจ giร  iniziato. Non possiamo perรฒ accontentarci di uno sguardo banalmente ingenuo: infatti, se Dio si schiera con i poveri e gli emarginati, possiamo noi restare ancora comodi nei nostri privilegi?

Ormai lโ€™era messianica รจ stata aperta, non potrร  piรน essere chiusa, e il compimento รจ sempre piรน vicino. Una delle grandi antifone di queste sere canta proprio: โ€œO tu che apri e nessuno puรฒ chiudere!โ€.

Se avessimo occhi limpidi e semplici per scorgere e accogliere la discesa del Signore nelle nostre vite, allora si dissolverebbe la montagna del nostro folle orgoglio che ci rende ciechi e prigionieri (โ€œSe tu squarciassi i cieli e scendessi, si fonderebbero i monti!โ€: Is 64,1).

Se vogliamo prendere sul serio il Signore, oggi abbiamo lโ€™occasione di guardare in veritร  la nostra vita, di riconoscerci bisognosi di salvezza, abbandonandoci con fiducia nel Signore che sta giร  operando in modo inatteso (e spesso attraverso eventi non desiderati) la distruzione dellโ€™orgoglio che muove i pensieri del nostro cuore.

un fratello di Bose


Fonte

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