Il punto di partenza di ogni libertร e di ogni comprensione รจ quello di ammettere che noi siamo peccatori. Fino a che noi neghiamo questa veritร , noi non potremo conoscere, sapere, accogliere, fare nostra, vivere. La parola rimarrร sempre qualcosa di estraneo che dice ben poco e comunica sempre di meno.
Il potere di Gesรน, che รจ il potere del Padre, lo si puรฒ conoscere e accogliere solo a partire dalla coscienza del nostro essere peccatori e dunque figli del Misericordioso e bisognosi del suo perdono. Sรฌ, perchรฉ questo รจ il potere di Dio: la sua misericordia verso ogni uomo. Il potere di Dio si rivela nel perdono dove tutti possiamo conoscere chi Lui รจ.
Porre degli interrogativi, come fanno i sacerdoti e gli anziani, senza lasciarsi interrogare รจ desiderare di sapere senza cambiar parere; รจ cercare la veritร senza rinunciare alle proprie certezze pregiudiziali; รจ ricercare la giustizia senza rinunciare ai privilegi propri. Se questo รจ il punto di partenza il seguito non potrร essere che il non incontrare risposte alla propria sete di conoscenza, di veritร e di giustizia. Ci facciamo domande rimanendo perรฒ chiusi ad ogni possibilitร di risposta.
Il non ammettere il punto di partenza comune che รจ il proprio essere peccatori, uguali a tutti gli uomini in questo, ci conduce a volere semplicemente salvare la propria faccia, a non fare brutta figura di fronte alla gente, a non volere scontentare la gente stessa. Abbiamo bisogno di salvare la faccia davanti agli uomini e la propria facciata davanti a Dio. Questo ci rende incapaci di vedere dietro, dove incontriamo un vuoto di morte e rimanendo schiavo degli occhi altrui, del loro sguardo.
Vittime del culto dellโimmagine come siamo non possiamo fare altro che pervertire i nostri rapporti con gli altri uomini. ร lโimmagine del proprio io idolatrato che non mi lascia libero di adorare il mio Dio.
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In questa dinamica di vita il sapere รจ solo in funzione del possedere, del potere di piรน.ย Il possedere รจ finalizzato a distruggere lโaltro, a prenderlo in fallo, a prenderlo in castagna. Cosรฌ piรน riusciremo a distruggere lโaltro e nellโaltro e piรน lโapparire sarร salvo, perchรฉ appariremo sempre piรน potenti.
Ne consegue che la veritร deve cedere il posto alla prevaricazione, alla ricerca dei propri interessi ad ogni costo. La giustizia รจ solo sterile difesa di noi stessi e non ricerca del bene comune. Sappiamo bene che la miglior difesa รจ lโattacco, come ultima ratio, per soddisfare i propri interessi.
Cosรฌ ci riduciamo a delle maschere, delle maschere funebri, delle cere da museo per persone importanti e celebrate secondo il mondo. Diveniamo sepolcri imbiancati anche se abbronzati e con una bella tintarella da lampada.
Noi, tempio del Signore, ci riduciamo a spelonca di ladri, dove Dio รจ derubato della paternitร e lโaltro della fraternitร . Noi comunitร cristiana, se ascoltiamo la Parola e ci convertiamo, sperimentiamo e testimoniamo il potere di perdono e di libertร che sono propri di Dio.
Quando noi comunitร consideriamo la Parola cosa ovvia e scontata, roba giร conosciuta, allora la Parola tace, il Signore non dice piรน nulla e la Parola perde di sale e di sapore per il mondo. ร zittita dalla nostra stessa insipiditร con cui viviamo la vita e trattiamo la veritร .
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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