Ieri e lโaltro ieri la liturgia ci ha proposto i versetti in cui Gesuโ ci ha rivelato i โ segni โ che annunceranno la sua definitiva venuta nella Gloria e ci ha preannunciato che lโunica cosa che non passerร sarร la sua Parola.
Oggi il Maestro ci dice come dobbiamo farci trovare quando โ arriverร quel giorno โ per avere la forza di โ comparire dinanzi al Figlio dellโuomo โ.
ATTENTI
Ecco come ci vuole il Signore.
Attenti a cosa?
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A non โ appesantire โ la nostra vita andando dietro a โ dissipazioni, ubriachezze ed affanni โ.
Se, infatti, inseguiamo queste cose, saremo distratti e perderemo di vista lโessenziale, che รจ lโunione, la relazione con il Salvatore, che si instaura solo con la preghiera costante, assidua.
Avere una relazione con Cristo ci consente di restare โ svegli โ, di vivere in conformitร ad i suoi insegnamenti, dando cosiโ senso ai nostri giorni, in modo tale da essere pronti, laddove il Padrone della vita ce la chiedesse allโimprovviso, a comparire dinanzi a Lui e a dirgli, con gioia, ad imitazione dei โ servi inutili โ della nota parabola: โ eccoci qui, abbiamo fatto quello che dovevamo fare โ.
Viceversa le dissipazioni, le ubriachezze, producono il โ sonno โ, ci fanno addormentare, esponendoci al grave rischio, laddove il Signore arrivasse, di non essere โ pronti โ a โ comparireย dinanzi a lui โ.
Vegliamo, dunque.
Una vita da svegli รจ piรน bella di una da addormentati.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
