State attenti a voi stessi
SABATO 28 NOVEMBRE (Lc 21,34-36)
ร veritร . Ognuno รจ obbligato a stare attento a se stesso. Ma questa attenzione da sola non รจ sufficiente. Nella nostra fede ognuno deve stare attento anche agli altri. Tutto il corpo di Cristo deve stare attento al corpo di Cristo. Quanto Giuditta dice ai capi della sua cittร , vale per ciascuno di noi: โIn realtร in questa nostra generazione non cโรจ mai stata nรฉ esiste oggi una tribรน o famiglia o popolo o cittร tra noi, che adori gli dรจi fatti da mano dโuomo, come รจ avvenuto nei tempi passati, ed รจ per questo che i nostri padri furono abbandonati alla spada e alla devastazione e caddero rovinosamente davanti ai loro nemici. Noi invece non riconosciamo altro Dio fuori di lui, e per questo speriamo che egli non trascurerร noi e neppure la nostra nazione. Perchรฉ se noi saremo presi, resterร presa anche tutta la Giudea e saranno saccheggiate le nostre cose sante e Dio ci chiederร conto col nostro sangue di quella profanazione. Lโuccisione dei nostri fratelli, lโasservimento della patria, la devastazione della nostra ereditร Dio le farร ricadere sul nostro capo in mezzo ai popoli tra i quali saremo schiavi, e saremo cosรฌ motivo di scandalo e di disprezzo di fronte ai nostri padroni. La nostra schiavitรน non ci procurerร alcun favore; il Signore, nostro Dio, la volgerร a nostro disonore.
Dunque, fratelli, dimostriamo ai nostri fratelli che la loro vita dipende da noi, che le nostre cose sante, il tempio e lโaltare, poggiano su di noi. Per tutti questi motivi ringraziamo il Signore, nostro Dio, che ci mette alla prova, come ha giร fatto con i nostri padri. Ricordatevi quanto ha fatto con Abramo, quali prove ha fatto passare a Isacco e quanto รจ avvenuto a Giacobbe in Mesopotamia di Siria, quando pascolava le greggi di Lร bano, suo zio materno. Certo, come ha passato al crogiuolo costoro con il solo scopo di saggiare il loro cuore, cosรฌ ora non vuol fare vendetta di noi, ma รจ a scopo di correzione che il Signore castiga quelli che gli stanno vicinoยปโ (Gdt 8,18-27). Ogni discepolo di Gesรน deve dire a se stesso: โSe io cado, un terzo dellโumanitร cadrร con me e per me. Se io rimango saldo nella fede, molti altri rimarranno saltiโ. Questo convincimento deve essere sempre alimentato nella veritร e fortezza dello Spirito Santo. Nel corpo di Cristo ogni membro vive attingendo forza dallโaltro, ma anche muore se viene avvelenato dalla debolezza dellโaltro.
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซState attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso allโimprovviso; come un laccio infatti esso si abbatterร sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perchรฉ abbiate la forza di sfuggire a tutto ciรฒ che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dellโuomoยป.
La Lettera agli Ebrei invita ognuno a prendersi cura degli altri: โBadate, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente. Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finchรฉ dura questo oggi, perchรฉ nessuno di voi si ostini, sedotto dal peccato. Siamo infatti diventati partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda fino alla fine la fiducia che abbiamo avuto fin dallโinizio. Perciรฒ, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche e camminate diritti con i vostri piedi, perchรฉ il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire. Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrร mai il Signore; vigilate perchรฉ nessuno si privi della grazia di Dio. Non spunti nรฉ cresca in mezzo a voi alcuna radice velenosa, che provochi danni e molti ne siano contagiati. Non vi sia nessun fornicatore, o profanatore, come Esaรน che, in cambio di una sola pietanza, vendette la sua primogenitura. E voi ben sapete che in seguito, quando volle ereditare la benedizione, fu respinto: non trovรฒ, infatti, spazio per un cambiamento, sebbene glielo richiedesse con lacrimeโ (Eb 3,12-14: 12,14-17). Se ogni discepolo non si prende seriamente cura dellโaltro discepolo, vi sarร sempre una grande emorragia nel corpo della Chiesa. Badare gli uni agli altri, vigilare gli uni per gli altri, รจ la prima regola da osservare nel corpo di Gesรน Signore. Nessuno dovrร vivere per se stesso. Tutti invece dobbiamo vivere per fare sempre piรน bello e piรน santo il corpo di Cristo che รจ la sua Chiesa una, santa, cattolica, apostolica. La vita nasce dalla vita.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci vivere gli uni per gli altri, nella veritร e nellโamore.
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Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .
