Gesรน vede e legge i nostri cuori, capendo quali sono le โmotivazioni โ che ci spingono a compiere le nostre azioni.
Questo ci dice, in estrema sintesi, la parabola della โvedova povera โ, oggi proposta dalla liturgia.
Anche noi, pertanto, dobbiamo chiederci cosa guida il nostro agire: la vanagloria o lโamore?
Analizziamo il testo e prendiamo atto di cosa โ vede โ Gesรน.
Il Maestro nota prima โ i ricchi โ che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
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Vede poi โanche โ una โ vedova povera โ che vi gettava due monetine.
Sembra che entrambi fanno una cosa buona nonchรฉ โ proporzionata โ alle proprie capacitร .
I ricchi, che possiedono di piรน, gettano โ offerte โ.
La donna, che ha di meno, getta โ due monetine โ.
Cosa hanno fatto di male i ricchi?
Dove sta il problema?
Il problema รจ che la loro offerta non intacca minimamente e loro vite, in quanto, come riferisce il brano nel suo prosieguo, gettavano โ parte del loro superfluo โ.
Eโ evidente che se io do il mio superfluo non mi metto minimamente in gioco, il mio agire non ha la logica del dono di me, che si basa sulla privazione, per amore degli altri, di qualcosa di importante o necessario, come il mio tempo o il denaro occorrente per le mie esigenze quotidiane.
Il problema non sta pertanto nel fare lโofferta, cosa di per se buona, ma nel farla con finalitร sbagliate, consistenti nellโostentare la propria ricchezza senza che questa sia minimamente scalfita.
Siamo pertanto oggi invitati a chiederci se i nostri comportamenti, a volte, non rispecchiano questa logica.
Spesso capita, magari, di fare una donazione ( a volte neanche cosiโ cospicua!!! ) a qualche ente o associazione e, invece di agire nel segreto, come insegna il Vangelo, si va a raccontare a tutti il proprio gesto al solo fine di essere ammirati.
Diverso รจ invece lโatteggiamento della โ vedova povera โ la quale getta nel tesoro le due monetine, che costituivano โ tutto quello che aveva per vivere โ.
Gettando quelle monete la donna sa che, quasi certamente, non avrร da mangiare neppure per quella giornata; ciรฒ nonostante dona tutto per amore, certa della provvidenza divina.
Questa donna deve essere il nostro metro di confronto: siamo capaci di donarci integralmente nelle nostre relazioni, nel nostro lavoro, anteponendo, a volte, quando รจ necessario o giusto, il bene degli altri al nostro?
Questa รจ la logica evangelica, la logica di chi ama come Cristo ci ha amato: โ dare la vita per i propri amici โ ( Gv 15,13 ).
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
