Commento al Vangelo di domenica 22 Novembre 2020 – p. Alessandro Cortesi op

- Pubblicitร  -

p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

La grande scena della separazione delle genti conclude la sezione del discorso escatologico del vangelo di Matteo centrato sui temi dellโ€™attesa (parabola del servo fedele), della vigilanza (parabola delle vergini stolte e sagge) della responsabilitร  nel tempo (parabola dei talenti). La scena inizia indicando un tempo del venire del figlio dellโ€™uomo: โ€œquando il Figlio dellโ€™uomo verrร โ€ฆโ€. Lโ€™esito ultimo della storia non sarร  il vuoto e la solitudine, ma vedrร  un venire, sarร  un incontro. La vicenda dellโ€™intera famiglia umana va verso un futuro che ha i tratti di un avvento: qualcuno ci verrร  incontro.

Gesรน รจ indicato come โ€˜figlio dellโ€™uomoโ€™, espressione ripresa dal libro di Daniele (cap. 7) che indicava una figura con la funzione di giudizio sullโ€™intera storia. Il figlio dellโ€™uomo che verrร  รจ il medesimo Gesรน che ha annunciato beati i poveri, beati i miti beati, quelli che hanno fame e sete della giustizia. Eโ€™ colui che ha chiamato a seguirlo dicendo che il regno dei cieli รจ vicino; รจ colui che ha radunato una comunitร  chiamata a porre al centro i piccoli, in cui nessuno vada perduto e a vivere il perdono come stile di vita. Eโ€™ colui che ha inviato i suoi apostoli a dare gratuitamente ciรฒ che gratuitamente hanno ricevuto. Di fronte al sommo sacerdote nel quadro del processo finale che gli chiedeva โ€˜se tu sei il Cristo, il Figlio di Dioโ€™ (Mt 26,64), Gesรน dirร : โ€˜vedrete il Figlio sedere alla destra della potenza e venire sulle nubi del cieloโ€™. Il giudizio sulla storia โ€“ dice Matteo โ€“ si compie in rapporto a Gesรน che ha dato la sua vita per tutti.

La scena del giudizio ultimo devโ€™essere letta scorgendo lโ€™accento sulla prima parte segnata dallโ€™invito: โ€˜venite benedetti del Padre mioโ€ฆโ€™. La seconda parte che presenta atteggiamenti contrastanti รจ articolata secondo lo schema letterario che intende far risaltare quanto รจ detto nella prima. Si apre allora una chiamata sin dโ€™ora alla comunitร . La fine della storia sarร  una grande accoglienza, e sarร  una parola definitiva di comunione โ€˜Veniteโ€™. Eโ€™ una comunione offerta in un incontro che esige responsabilitร  perchรฉ non basta dire โ€˜Signore Signoreโ€™ per entrare nel regno dei cieli (Mt 7,21). Lโ€™invito a venire รจ accostato ad una chiara indicazione che il giudizio si compie giร  nelle scelte storiche del presente e nellโ€™agire concreto nel rapporto con gli altri, con coloro che sono gli impoveriti e le vittime nella storia.

Lโ€™incontro della comunione finale sarร  un dono non come riconoscimento di una appartenenza religiosa, nรฉ di un culto vuoto, ma quale svelamento di una prassi vissuta nella gratuitร . Sono accolti tutti coloro che hanno vissuto la vita in attenzione allโ€™altro, anche senza sapere che in quei gesti di cura, ascolto, attenzione incontravano Gesรน stesso presente nei poveri. โ€œQuando ti abbiamo vistoโ€ฆ?โ€ Il loro agire รจ stato un prendersi cura dellโ€™altro, un gesto di umanitร . E tutti i gesti indicati sono rivolti allโ€™altro povero, che vive nella povertร  radicale della condizione umana espressa dalle varie situazioni dellโ€™aver fame e sete, dellโ€™essere senza casa e aver bisogno di assistenza, del vivere una storia ferita e stare in condizione di emarginazione.

Il re rivolge un discorso molto laico: ero affamato e mi avete dato da mangiareโ€ฆ Richiama gesti che hanno a che fare con la concretezza della vita e con lโ€™accoglienza del povero. Nel suo invito โ€˜veniteโ€™ si puรฒ cosรฌ cogliere anche un altro messaggio: lโ€™incontro con Gesรน si sperimenta nella storia, nellโ€™incontro con il volto dei poveri. Dโ€™ora in poi egli si identifica con i piรน piccoli dei fratelli: โ€œtutto quello che avete fatto a uno dei piรน piccoli di questi miei fratelli lโ€™avete fatto a meโ€. Eโ€™ una identificazione scandalosa: Gesรน si dร  ad incontrare al di fuori di ogni accampamento, al di lร  di ogni chiesa. Sovverte ogni appartenenza ed ogni pretesa di limitare la sua presenza in qualche luogo o rappresentanza.

- Pubblicitร  -

Dopo la risurrezione i discepoli si chiedevano: dove รจ possibile incontrare il volto di Cristo ora che non รจ piรน tra noi come prima? Matteo con questa pagina risponde dicendo: Gesรน continua a venirci incontro e incontrarlo รจ possibile: chi incontra i volti dei poveri si apre allโ€™incontro con Lui, vede cambiare la sua esistenza ed attua cosรฌ il senso piรน profondo della sua vita.

Fonte

Altri Articoli
Related

Commento alle letture della liturgia del 23 Dicembre 2025

Tempo di Avvento IV, Colore Viola - Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 4 Il...

Missio Ragazzi – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 Dicembre 2025 per ragazzi

Di quante cose il Vangelo ci fa dono nella notte...

Carlo Miglietta – Commento alle letture di giovedรฌ 25 Dicembre 2025

NATALE DEL SIGNORE Letture: Messa della Notte: Is 9,1-3.5-6; Tt...

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...