Luca riporta lโepisodio di Gesรน che scaccia i venditori dal tempio in modo piรน breve ed essenziale rispetto agli altri evangelisti: dice solo che Gesรน si mise a scacciare quelli che vendevano (nei testi paralleli si ha: โvendevano e compravanoโ; o si ha lโelenco dettagliato degli animali e delle cose vendute, o si descrivono i suoi gesti: rovesciare i tavoli, fabbricare una sferza di cordicelle); non parla di guarigioni di ciechi e zoppi (cf. Mt 21,14), nรฉ riferisce azioni miracolose (maledizione del fico sterile: cf. Mt 21,18-19; Mc 11,12-14). In Luca, Gesรน ha appena pianto su Gerusalemme, entra nel tempio e insegna, suscitando nel popolo un sentimento forte, quasi un legame con lui: tutti lo ascoltano con particolare attenzione e continuano ad ascoltarlo. Allโinizio del terzo vangelo Maria e Giuseppe avevano trovato Gesรน nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava, mentre tutti erano pieni di stupore (cf. Lcย 2,46-47). Ora Gesรน ritorna nel tempio, per la prima volta dopo il capitolo 2, e il suo insegnamento suscita lโattenzione del popolo per lโautorevolezza che ha, e la ribellione delle autoritร , che vi vedono un attentato al loro potere.
La cacciata dei venditori dal tempio รจ stata interpretata, giร dai padri dei primi secoli, a vari livelli: letteralmente, come descrizione di un fatto storico, e in modo simbolico-spirituale a partire dalle diverse valenze della parola โtempioโ. Essa รจ dunque un invito ai giudei, a purificare il loro tempio e ripristinarlo come casa di preghiera secondo gli appelli profetici, una messa in guardia rivolta alla chiesa e a quanti nella chiesa volgono a loro profitto la pietร dei fedeli, un appello allโanima del credente, simboleggiata dal tempio, a scacciare i pensieri e i proponimenti perversi. โQuesto tempio di Dio per natura, appunto la nostra anima, col peccare lo abbiamo riempito di pensieri che vendono e comprano, e di altri ragionamenti che considerano tutto in funzione del denaroโฆ Orbene, a quelli che peccano e si sono riempiti di pensieri โladriโ Gesรน dice ciรฒ che รจ scritto: La mia casa sarร chiamata casa di orazione, ma voi ne avete fatto una spelonca di ladriโ (Origene).ย
La tradizione medievale ebraica cita il passo di Geremia 7,11 in un contesto di pensiero parallelo: โLโuomo che cerca di ottenere la grazia di Dio deve usare grande cura e sforzo nel servizio del culto, nellโobbedire ai comandamenti e star lontano da ciรฒ che egli ha proibito. Ma se mette la sua fiducia nel Signore e tuttavia non cessa di ribellarsi a lui, quanto รจ folle e quanto debole รจ la sua conoscenza. Voi confidate in parole false, che non giovano: rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso. Poi venite e vi presentate davanti a me in questo tempio, sul quale รจ invocato il mio nome, e dite: โSiamo salvi!โ, e poi continuate a compiere tutti questi abomini. Forse per voi รจ un covo di ladri questo tempio sul quale รจ invocato il mio nome? (Ger 7,8-11)โ (cfr. I doveri del cuore).
Ognuno รจ responsabile per il tempio del proprio cuore: questa non รจ soltanto una lettura pia, ma ci avverte che le parole di Gesรน ci riguardano direttamente. Nel desiderio di tornare al Signore, dobbiamo imparare a discernere i pensieri buoni e quelli menzogneri che ci rubano a noi stessi, i desideri che dilatano il nostro cuore e le aviditร che ci lasciano moribondi. Canta Andrea di Creta: โPadre di pietร , vienimi incontro tu con la tua compassione. Sono io colui che era incappato nei ladroni, che sono i miei pensieri, e sono stato da loro ferito in ogni parte: mi hanno riempito di piaghe; vieni dunque tu stesso a curarmi, Cristo salvatoreโ (Grande Canone).
sorella Raffaela
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