Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 13 Novembre 2020

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Medita

Il Vangelo di oggi ci invita a riflettere sulla temporaneitร  della nostra vita terrena. Spesso la nostra vita quotidiana รจ caratterizzata da consuetudini che nel susseguirsi dei giorni rischiano di farci abituare all’idea che la nostra vita sarร  sempre cosรฌ. Viviamo la normalitร  della vita come se fosse la vita eterna. Le cose che possediamo ci danno sicurezza, contiamo su quello che abbiamo costruito e che abbiamo accumulato.

Gesรน perรฒ ci chiama a fermarci a riflettere, perchรฉ un giorno la nostra vita terrena avrร  fine.
Ognuno di noi ha vissuto eventi che lo hanno toccato da vicino, nei quali ha sperimentato la precarietร  della vita terrena: un lutto improvviso, una malattia, un fenomeno naturale. In questi momenti ci fermiamo, viviamo la nostra sofferenza, ci poniamo delle domande, cerchiamo spiegazioni ma poi, il piรน delle volte, tutto riprende come prima. Gesรน ci chiama alla consapevolezza; fermarci a pensare che un giorno la nostra vita avrร  fine ci dร  un slancio per riscoprire il valore delle cose quotidiane: un bacio, un abbraccio, un parola buona assumono un valore diverso se vissute con questa consapevolezza, cosรฌ come il tempo che abbiamo a disposizione. Vivere a pieno il presente per essere pronti a lasciare questa vita nel momento in cui saremo chiamati.

In questa prospettiva di temporaneitร  della vita terrena anche l’odio, il rancore, l’offesa assumono un altro valore: Il regno di Dio comincia qui, adesso, e la sua costruzione dipende anche da noi. Quando sarร  il nostro momento, non potremo voltarci indietro e chiedere di aspettare perchรฉ non siamo pronti o dobbiamo sistemare alcune cose: il nostro tempo terreno sarร  finito, ma ci porterร  all’incontro con Dio misericordioso.

Rifletti

โ€œChi cercherร  di salvare la propria vita, la perderร ; ma chi la perderร , la manterrร  vivaโ€. Quante volte il nostro attaccamento alla vita รจ dovuto all’attaccamento alle cose terreneโ€ฆ Saper dare il giusto valore alle cose terrene e sapercene anche staccare per dare spazio alla vita dello spirito รจ ciรฒ che ci permetterร  di guadagnare la vita vera. Non viviamo la vita terrena come qualcosa che รจ in nostro possesso, ma viviamola come un dono che abbiamo ricevuto e che a nostra volta doniamo, aprendoci agli altri e condividendo. Non abbiamo paura di donare: la vita donata moltiplica la vita stessa.

Preghiera finale

Il vivente, il vivente ti rende grazie
come io in questo giorno.
Il padre insegnerร  ai suoi figli
a conoscere la tua fedeltร .
Signore, vieni a salvarmi
e noi canteremo con le nostre cetre.
Canteremo alla presenza del Signore
tutti i giorni della nostra vita.
(Isaia 38, 19–20)

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AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Cristina Martinelli, Chiara Martinelli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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