Medita
Il Vangelo di oggi ci invita a riflettere sulla temporaneitร della nostra vita terrena. Spesso la nostra vita quotidiana รจ caratterizzata da consuetudini che nel susseguirsi dei giorni rischiano di farci abituare all’idea che la nostra vita sarร sempre cosรฌ. Viviamo la normalitร della vita come se fosse la vita eterna. Le cose che possediamo ci danno sicurezza, contiamo su quello che abbiamo costruito e che abbiamo accumulato.
Gesรน perรฒ ci chiama a fermarci a riflettere, perchรฉ un giorno la nostra vita terrena avrร fine.
Ognuno di noi ha vissuto eventi che lo hanno toccato da vicino, nei quali ha sperimentato la precarietร della vita terrena: un lutto improvviso, una malattia, un fenomeno naturale. In questi momenti ci fermiamo, viviamo la nostra sofferenza, ci poniamo delle domande, cerchiamo spiegazioni ma poi, il piรน delle volte, tutto riprende come prima. Gesรน ci chiama alla consapevolezza; fermarci a pensare che un giorno la nostra vita avrร fine ci dร un slancio per riscoprire il valore delle cose quotidiane: un bacio, un abbraccio, un parola buona assumono un valore diverso se vissute con questa consapevolezza, cosรฌ come il tempo che abbiamo a disposizione. Vivere a pieno il presente per essere pronti a lasciare questa vita nel momento in cui saremo chiamati.
In questa prospettiva di temporaneitร della vita terrena anche l’odio, il rancore, l’offesa assumono un altro valore: Il regno di Dio comincia qui, adesso, e la sua costruzione dipende anche da noi. Quando sarร il nostro momento, non potremo voltarci indietro e chiedere di aspettare perchรฉ non siamo pronti o dobbiamo sistemare alcune cose: il nostro tempo terreno sarร finito, ma ci porterร all’incontro con Dio misericordioso.
Rifletti
โChi cercherร di salvare la propria vita, la perderร ; ma chi la perderร , la manterrร vivaโ. Quante volte il nostro attaccamento alla vita รจ dovuto all’attaccamento alle cose terreneโฆ Saper dare il giusto valore alle cose terrene e sapercene anche staccare per dare spazio alla vita dello spirito รจ ciรฒ che ci permetterร di guadagnare la vita vera. Non viviamo la vita terrena come qualcosa che รจ in nostro possesso, ma viviamola come un dono che abbiamo ricevuto e che a nostra volta doniamo, aprendoci agli altri e condividendo. Non abbiamo paura di donare: la vita donata moltiplica la vita stessa.
Preghiera finale
Il vivente, il vivente ti rende grazie
come io in questo giorno.
Il padre insegnerร ai suoi figli
a conoscere la tua fedeltร .
Signore, vieni a salvarmi
e noi canteremo con le nostre cetre.
Canteremo alla presenza del Signore
tutti i giorni della nostra vita.
(Isaia 38, 19–20)
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AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Cristina Martinelli, Chiara Martinelli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
