Il rischio di perdere lโoccasione
Nellโeconomia dellโanno liturgico, le ultime domeniche del Tempo Ordinario sono occasione propizia per i fedeli di riflettere sul fine della storia, il momento del ritorno glorioso di Cristo alla fine dei tempi. In questo anno, seguendo il Vangelo di Matteo, veniamo invitati a meditare il discorso escatologico di Gesรน (cap. 24-25), da cui il brano di questa domenica รจ tratto. Le dieci vergini sono le damigelle di onore che accompagnano il corteo nuziale, secondo lโuso tipico dellโoriente antico. Esse vengono distinte in sagge (in greco phronimoi, intelligenti) e stolte (in greco moroi, empio, profano, folle).
Il centro della parabola รจ dato dallโincontro con lo Sposo, certamente immagine di Cristo, che torna per celebrare le sue nozze definitive con lโumanitร , alla fine dei tempi. Sia le vergini sagge che le vergini stolte, dal momento che lo sposo tardava, si addormentano, proprio come i discepoli nel Getsรจmani. Non sono capaci di vegliare e di attendere. Sia le sagge che le stolte, quindi si ritrovano manchevoli, nella stessa incapacitร di attendere con vigilanza.
Tutti, di fronte a Cristo, siamo manchevoli! Dove sta, perรฒ, la differenza di atteggiamento tra le vergini sagge e quelle stolte? Sicuramente โ ad un primo livello โ nella modalitร di prepararsi allโincontro e di essere previdenti, ma ancor piรน, nel fatto che, quando le cinque senza olio sufficiente si scoprono impreparate, anzichรฉ concentrarsi sul fine della loro missione, che era quello di accogliere lo sposo, si lasciano distrarre dalla mancanza di olio e finiscono per perdere lโoccasione di partecipare alle nozze. Se avessero atteso lo sposo, anche senza la lampada accesa, avrebbero potuto confidare nella sua misericordia ed essere accolte alla sua festa.
Lโaver lasciato la loro missione di attesa e vigilanza, seppure con la โbuona intenzioneโ di essere trovate perfette, le distoglie dal loro ruolo principale e finisce per escluderle dallโincontro. La terribile immagine della porta chiusa ci ricorda che verrร un tempo in cui non sarร piรน possibile cambiare le sorti. Il momento dellโincontro con Cristo, quando solo Dio conosce, sia a livello personale, sia a livello dellโintera umanitร , pone nella dimensione della definitivitร . Finchรฉ siamo in cammino e in attesa, se il nostro sguardo rimane fisso su di Lui, anche se non saremo trovati perfetti, potremo sempre confidare nella sua misericordia.
Se invece ci distraiamo e concentriamo la nostra attenzione su altro, sia pure su una presunta perfezione, perdiamo lโunica occasione della nostra vita e non ci sarร piรน nulla da fare. Nelle terribili parole dello sposo, che dice di non conoscere le vergini, si sente il giudizio inesorabile di Dio su coloro che invece di amarlo e concentrarsi su di Lui, si sono lasciati attrarre da obiettivi diversi dal suo amore.
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