Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 7 Novembre 2020 – Lc 16, 9-15

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Gesรน continua la riflessione iniziata con la sconcertante parabola dellโ€™amministratore disonesto e chiede ai discepoli di essere liberi dalla bramosia e dallโ€™attaccamento al denaro e di accumulare ricchezza davanti a Dio.

Evidenzia poi un aspetto simpatico, una piccola regola di vita che puรฒ aiutarci tanto nella quotidianitร : essere delle persone oneste e precise sin nelle piccole cose, nelle minuzie. Vivere come se le cose che facciamo fossero le piรน importanti del mondo, sapendo che non cโ€™e nulla di inutile agli occhi di Dio.

Sappiamo che la Creazione, cosรฌ come ci racconta il libro della Genesi, non รจ compiuta, non รจ conclusa. Dio affida a noi uomini, i giardinieri del Cosmo, di custodire e abbellire lโ€™Eden. Perciรฒ qualunque attivitร  che facciamo collabora al compimento della Creazione. Anche il lavoro piรน umile e nascosto, fatto con correttezza, precisione e sentimento, collabora alla salvezza del mondo.

Che bello! Anche quel lavoro noioso, o i โ€œmestieriโ€ da fare a casa, o la fatica affrontata per sopportare quel datore di lavoro arrogante, se fatti con cura diventano una splendida testimonianza della nostra fedeโ€ฆ

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