Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 6 Novembre 2020

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Questa parabola di Gesรน suscita perplessitร , ci disturba.

Non bisogna perรฒ cercare stolti accomodamenti, per farla rientrare in uno schema morale. La questione della ricchezza, centrale in Luca, qui รจ secondaria. Gesรน non si concentra sui mezzi ai quali lโ€™amministratore ricorre per farsi degli amici. Il vero fulcro della sua storia รจ racchiuso nel commento finale: โ€œI figli di questo mondo sono piรน scaltri dei figli della luceโ€ (v. 8). La parabola non dovrebbe dunque essere intitolata โ€œlโ€™amministratore infedeleโ€, bensรฌ โ€œlโ€™amministratore scaltro, accortoโ€. Ancor piรน semplicemente: lโ€™uomo furbo. Cโ€™รจ un uomo ricco e, accanto a lui, un uomo furbo.

Ma cosa significa, in ottica evangelica, cioรจ umana dellโ€™umanitร  di Gesรน, essere furbi? Anzitutto รจ da notare il paragone istituito da Gesรน: โ€œI figli di questo mondo piรน dei figli della luceโ€. Non dobbiamo essere troppo โ€œspiritualiโ€, ma accogliere e mettere in pratica il Vangelo nella quotidianitร , osservando lโ€™intelligenza dei nostri fratelli e sorelle in umanitร . E in questo assumere โ€œlo stesso sentire di Cristo Gesรนโ€ (cf. Fil 2,5), che deve aver imparato anche dagli altri. Un sentire espresso con lโ€™avverbio e con lโ€™aggettivo phrรณnimos. Lo stesso presente in un famoso detto di Gesรน: โ€œSiate phrรณnimoi come i serpenti e semplici come le colombeโ€ (Mt 10,16). Questo termine indica la luciditร  nel comprendere la gravitร  del momento, la prontezza nel cercare una soluzione, il coraggio di prendere decisioni. Significa essere astuti, accorti, furbi. Anche prudenti, in senso etimologico: pro-videntes, capaci di vedere prima, dunque di scegliere qui e ora. E cosโ€™รจ questo se non, in una parola, il discernimento?

Come lโ€™amministratore, cosรฌ ha agito Gesรน, con accortezza e discernimento. Come lโ€™amministratore, come Gesรน, cosรฌ, se lo vogliamo e per quanto possiamo, anche noi. Non cโ€™รจ ieri, non cโ€™รจ domani, non ci sono schemi teorici nรฉ piani per il futuro: cโ€™รจ lโ€™oggi, nel quale la vita ci chiede di dimostrare la nostra intelligenza, la profonditร  del nostro pensare quotidiano. Non possiamo prepararci eternamente, a un certo punto la vita ci chiede di agire senza piรน indugi. Anche questa รจ โ€œvigilanzaโ€ (cf. Lc 12,37; 21,36), รจ โ€œessere prontiโ€ (cf. Lc 12,40), per usare categorie che Gesรน riferisce altrove allโ€™atteggiamento da tenere verso la venuta del Figlio dellโ€™uomo, del Regno.

Per noi la vita eterna comincia qui e ora, nella misura in cui sappiamo diventare astuti, cioรจ capaci di intelligenza, accorti, furbi: non solo per noi, ma anche per coloro che ci sono stati affidati. Ce lo dice ancora Luca, nellโ€™unico altro impiego di questo aggettivo nel suo vangelo, sulle labbra di Gesรน, in una domanda che sempre dovrebbe inquietare quanti nella comunitร  cristiana hanno una responsabilitร  di guida: โ€œQual รจ lโ€™amministratore fedele e phrรณnimos che il Signore porrร  a capo dei suoi servi?โ€ (Lc 12,42). รˆ quello che conosce la volontร  del Signore e agisce di conseguenza (cf. Lc 12,43-49); ma se la conosce e non la fa, non รจ nรฉ fedele, nรฉ accorto, nรฉ furbo. Sarebbe meglio se non la conoscesse affattoโ€ฆ

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Ascoltiamo dunque Gesรน quando ci dice, altrove: โ€œAbbiate sale in voi stessiโ€ (Mc 9,50). E cerchiamo di farci furbi, secondo il Vangelo.

fratel Ludwig


Fonte

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