โ I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono piรน scaltri dei figli della luce โ.
Il versetto finale ci fa comprendere lโintero testo, che, ad una lettura superficiale, sembra contenere un messaggio โ deviante โ da parte di Gesuโ: la lode di un imbroglione!!!
Il Maestro, invece, utilizza lโ โ amministratore disonesto โ quale esempio di scaltrezza, di prontezza, di capacitร a saper leggere le situazioni, ed invita i suoi seguaci, i โ figli della luce โ, non certo ad imbrogliare ma ad avere lo stessa capacitร di riconoscere, rapidamente, negli eventi della propria vita, il passaggio di Cristo.
Gesuโ ci chiama pertanto ad essere โ scaltri โ non ( o, meglio โ non solo โ ) nelle cose che riguardano la nostra materialitร ma nella nostra vita spirituale.
Per essere โ figli della luce โ, ci sta dicendo oggi, dobbiamo essere โ scaltri nelle cose di Dio โ.
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Se, pertanto, scaltro, come da definizione del dizionario, significa โ pronto e capace nel riconoscere e valutare quanto puรฒ tornare a proprio utile o a proprio danno โ, รจ ovvio che per acquisire questa prontezza, questa capacitร di lettura di fede degli eventi, bisogna esercitarsi, essere โ esperti โ di Cristo.
Come lo si diventa?
Eโ ovvio: dedicando tempo alla Scrittura, partecipando alla Sacra Messa, nutrendosi del Corpo del Signore, e, soprattutto, pregando.
Sono questi gli strumenti che servono a diventare โ figli della luce โ scaltri.
Nella giornata di oggi poniamoci quindi questa domanda: faccio uso degli โ strumenti โ occorrenti per diventare โ scaltro nella fede โ?
Buona giornata e buona meditazione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
