PAPA FRANCESCO
UDIENZA GENERALE
Mercoledรฌ, 4 Novembre 2020
Biblioteca del Palazzo Apostolico
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Catechesi sulla preghiera – 13. Gesรน maestro di preghiera
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Purtroppo siamo dovuti tornare a questa udienza in Biblioteca e questo per difenderci dai contagi del Covid. Questo ci insegna pure che dobbiamo essere molto attenti alle prescrizioni delle Autoritร , siano le Autoritร politiche che le autoritร Sanitarie per difenderci da questa pandemia. Offriamo al Signore questa distanza tra noi, per il bene di tutti e pensiamo, pensiamo tanto agli ammalati, a coloro che entrano negli ospedali giร come scarti, pensiamo ai medici, agli infermieri, le infermiere, ai volontari, a tanta gente che lavora con gli ammalati in questo momento: essi rischiano la vita ma lo fanno per amore del prossimo, come una vocazione. Preghiamo per loro.
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Durante la sua vita pubblica, Gesรน fa costantemente ricorso alla forza della preghiera. I Vangeli ce lo mostrano quando si ritira in luoghi appartati a pregare. Si tratta di osservazioni sobrie e discrete, che lasciano solo immaginare quei dialoghi oranti. Esse testimoniano perรฒ chiaramente che, anche nei momenti di maggiore dedizione ai poveri e ai malati, Gesรน non tralasciava mai il suo dialogo intimo con il Padre. Quanto piรน era immerso nei bisogni della gente, tanto piรน sentiva la necessitร di riposare nella Comunione trinitaria, di tornare con il Padre e lo Spirito.
Nella vita di Gesรน cโรจ dunque un segreto, nascosto agli occhi umani, che rappresenta il fulcro di tutto. La preghiera di Gesรน รจ una realtร misteriosa, di cui intuiamo solo qualcosa, ma che permette di leggere nella giusta prospettiva lโintera sua missione. In quelle ore solitarie โ prima dellโalba o nella notte โ Gesรน si immerge nella sua intimitร con il Padre, vale a dire nellโAmore di cui ogni anima ha sete. ร quello che emerge fin dai primi giorni del suo ministero pubblico.
Un sabato, ad esempio, la cittadina di Cafarnao si trasforma in un โospedale da campoโ: dopo il tramonto del sole portano a Gesรน tutti i malati, e Lui li guarisce. Perรฒ, prima dellโalba, Gesรน scompare: si ritira in un luogo solitario e prega. Simone e gli altri lo cercano e quando lo trovano gli dicono: โTutti ti cercano!โ. Cosa risponde Gesรน?: โDevo andare a predicare negli altri villaggi; per questo sono venutoโ (cfr Mc 1,35-38). Sempre Gesรน รจ un poโ oltre, oltre nella preghiera con il Padre e oltre, in altri villaggi, altri orizzonti per andare a predicare, altri popoli.
ร la preghiera il timone che guida la rotta di Gesรน. A dettare le tappe della sua missione non sono i successi, non รจ il consenso, non รจ quella frase seducente โtutti ti cercanoโ. A tracciare il cammino di Gesรน รจ la via meno comoda, che perรฒ obbedisce allโispirazione del Padre, che Gesรน ascolta e accoglie nella sua preghiera solitaria.
Il Catechismo afferma: ยซQuando Gesรน prega, giร ci insegna a pregareยป (n. 2607). Perciรฒ, dallโesempio di Gesรน possiamo ricavare alcune caratteristiche della preghiera cristiana.
Anzitutto essa possiede un primato: รจ il primo desiderio della giornata, qualcosa che si pratica allโalba, prima che il mondo si risvegli. Essa restituisce unโanima a ciรฒ che altrimenti resterebbe senza respiro. Un giorno vissuto senza preghiera rischia di trasformarsi in unโesperienza fastidiosa, o noiosa: tutto quello che ci capita potrebbe per noi volgersi in un mal sopportato e cieco destino. Gesรน invece educa allโobbedienza alla realtร e dunque allโascolto. La preghiera รจ anzitutto ascolto e incontro con Dio. I problemi di tutti i giorni, allora, non diventano ostacoli, ma appelli di Dio stesso ad ascoltare e incontrare chi ci sta di fronte. Le prove della vita si mutano cosรฌ in occasioni per crescere nella fede e nella caritร . Il cammino quotidiano, comprese le fatiche, acquista la prospettiva di una โvocazioneโ. La preghiera ha il potere di trasformare in bene ciรฒ che nella vita sarebbe altrimenti una condanna; la preghiera ha il potere di aprire un orizzonte grande alla mente e di allargare il cuore.
In secondo luogo, la preghiera รจ unโarte da praticare con insistenza. Gesรน stesso ci dice: bussate, bussate, bussate. Tutti siamo capaci di preghiere episodiche, che nascono dallโemozione di un momento; ma Gesรน ci educa a un altro tipo di preghiera: quella che conosce una disciplina, un esercizio, e viene assunta entro una regola di vita. Una preghiera perseverante produce una trasformazione progressiva, rende forti nei periodi di tribolazione, dona la grazia di essere sostenuti da Colui che ci ama e ci protegge sempre.
Unโaltra caratteristica della preghiera di Gesรน รจ la solitudine. Chi prega non evade dal mondo, ma predilige i luoghi deserti. Lร , nel silenzio, possono emergere tante voci che nascondiamo nellโintimo: i desideri piรน rimossi, le veritร che ci ostiniamo a soffocare e cosรฌ via. E, soprattutto, nel silenzio parla Dio. Ogni persona ha bisogno di uno spazio per sรฉ stessa, dove coltivare la propria vita interiore, dove le azioni ritrovano un senso. Senza vita interiore diventiamo superficiali, agitati, ansiosi โ lโansia come ci fa male! Per questo dobbiamo andare alla preghiera; senza vita interiore sfuggiamo dalla realtร , e anche sfuggiamo da noi stessi, siamo uomini e donne sempre in fuga.
Infine, la preghiera di Gesรน รจ il luogo dove si percepisce che tutto viene da Dio e a Lui ritorna. A volte noi esseri umani ci crediamo padroni di tutto, oppure al contrario perdiamo ogni stima di noi stessi, andiamo da una parte allโaltra. La preghiera ci aiuta a ritrovare la giusta dimensione, nella relazione con Dio, nostro Padre, e con tutto il creato. E la preghiera di Gesรน infine รจ abbandonarsi nelle mani del Padre, come Gesรน nellโorto degli ulivi, in quellโangoscia: โPadre se รจ possibile …, ma si faccia la tua volontร โ. Lโabbandono nelle mani del Padre. ร bello quando noi stiamo agitati, un poโ preoccupati e lo Spirito Santo ci trasforma da dentro e ci porta a questo abbandono nelle mani del Padre: โPadre, si faccia la tua volontร โ.
Cari fratelli e sorelle, riscopriamo, nel Vangelo, Gesรน Cristo come maestro di preghiera, e mettiamoci alla sua scuola. Vi assicuro che troveremo la gioia e la pace.
Saluti
[Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese. Cristo ci rivela che il suo segreto sta nella preghiera, la quale ha il potere di trasformare in bene e dare vita a ciรฒ che sembra destinato a fallire. Impariamo, alla scuola di Gesรน, a ritirarci nel silenzio della preghiera per offrire con Lui al Padre le difficoltร e le sofferenze del mondo. Dio vi benedica!]
[Saluto cordialmente i fedeli di lingua inglese. In questo mese di novembre preghiamo specialmente per le persone care che ci hanno lasciato e per tutti i defunti, perchรฉ il Signore, nella sua misericordia, li accolga al banchetto della vita eterna. Su di voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia del Signore Gesรน Cristo. Dio vi benedica!]
[Saluto cordialmente i fedeli di lingua tedesca. Vi invito a tornare sempre di nuovo con fiducia alla fonte della preghiera e a trarre da questo dialogo con Dio forza e speranza per la vostra missione quotidiana. Dio vi benedica.]
[Rivolgo un cordiale saluto ai fedeli di lingua portoghese. Vi incoraggio a sperimentare che la preghiera รจ una risposta del cuore che si apre a Dio a tu per tu, dove si fanno tacere tutte le voci per ascoltare la soave voce del Signore che risuona nel silenzio. Volentieri benedico voi e i vostri cari!]
[Saluto i fedeli di lingua araba. Quando preghiamo, apriamo il nostro cuore a Dio affinchรฉ possa purificarlo. Ricordiamo le parole del Signore riportate nel Libro di Ezechiele: ยซVi darรฒ un cuore nuovo, metterรฒ dentro di voi uno spirito nuovo, […] e vi farรฒ vivere secondo le mie leggiยป (Ez 36, 26-27). Il Signore vi benedica tutti e vi protegga โsempre da ogni maleโโโโ!]
[Saluto cordialmente tutti i Polacchi. Durante questa settimana, in tutta la Polonia, la preghiera comune โRosario fino ai confini del cieloโ unisce le vostre famiglie e le parrocchie. Questa supplica innalzata al cielo per lโintercessione della Beata Vergine del Rosario ottenga la guarigione delle ferite causate dalla perdita dei bambini non nati, il perdono dei peccati, il dono della riconciliazione ed effonda nei vostri cuori la speranza e la pace. Vi benedico di cuore.]
APPELLO
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In questi giorni di preghiera per i defunti, abbiamo ricordato e ricordiamo ancora le vittime inermi del terrorismo, il cui inasprimento di crudeltร si sta diffondendo in Europa. Penso, in particolare, al grave attentato dei giorni scorsi a Nizza in un luogo di culto e a quello dell’altro ieri nelle strade di Vienna, che hanno provocato sgomento e riprovazione nella popolazione e in quanti hanno a cuore la pace e il dialogo. Affido alla misericordia di Dio le persone tragicamente scomparse ed esprimo la mia spirituale vicinanza ai loro familiari e a tutti coloro che soffrono a causa di questi deprecabili eventi, che cercano di compromettere con la violenza e lโodio la collaborazione fraterna tra le religioni.
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Rivolgo un cordiale saluto ai fedeli di lingua italiana. Oggi ricorre la memoria liturgica di San Carlo Borromeo, pastore sollecito, tutto dedito al bene del popolo. Vi esorto a fare vostra quella virtรน che questo grande Arcivescovo di Milano scelse come proprio motto: humilitas. Lโumiltร costituisca lโatteggiamento con cui cercate e servite la Veritร e il Bene.
Il mio pensiero va infine, come di consueto, agli anziani, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Incoraggio tutti a offrire una sincera testimonianza sul primato della preghiera nella vita dei credenti. La preghiera รจ sempre fonte di speranza e di consolazione!
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