don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 2 Novembre 2020

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Il grande silenzio

COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTIย 

Nel giorno in cui celebriamo il ricordo di tutti i nostri defunti ci uniamo a loro con la preghiera. Essa รจ un ponte che unisce noi, pellegrini sulla terra, e loro, cittadini del Cielo. Il nostro non รจ un ricordo nostalgico e il nostro sguardo non รจ rivolto al passato, al contrario la preghiera ci fa alzare gli occhi dalla terra, che ha accolto il corpo del defunto, al cielo nella cui dimora abitano i fratelli che hanno giร  varcato la soglia della morte.ย 

Essi, totalmente uniti a Cristo in morte e in vita, ci ricordano che la nostra speranza non รจ legata al possesso dei beni caduchi ma risiede nella volontร  del Padre celeste ed espressa nella promessa che Gesรน ha fatto: chiunque crede in me, non si perderร  ma risorgerร  insieme a me. Dio, infatti, ama lโ€™uomo e attraverso Gesรน gli porge la mano per aiutarlo e per rialzarsi dopo ogni caduta. Il Padre ci dร  suo Figlio ma anche ci affida a Lui perchรฉ anche noi possiamo vivere da figli di Dio. Se nella liturgia non siamo spettatori distratti e distanti ma ci lasciamo coinvolgere dal coro degli angeli e dei santi che cantano la lode a Dio, vivremo ogni eucaristia come una festa di famiglia e non come un dovere da compiere.ย 

In questi giorni andremo al cimitero o sosteremo in chiesa: viviamo la preghiera come silenzio nel quale ascoltare la voce di Dio che chiama a stare con lui. Il silenzio ci fa paura perchรฉ lo viviamo come assenza, mentre nella preghiera ne scopriamo un aspetto inedito, lโ€™intimitร  con la persona amata. Il silenzio รจ la via di accesso al nostro cuore lรฌ dove Dio ci attende per parlarci con espressioni cariche di dolcezza e conforto. La morte รจ la soglia che ci introduce nel grande silenzio ovvero nella grande intimitร  con Dio. Pregare nel silenzio significa rinunciare ad essere protagonisti assoluti della nostra vita e spalancare la finestra della nostra interioritร  ad un mondo sconosciuto e bellissimo, trasfigurazione di quello in cui viviamo. Lรฌ assaporiamo la dolcezza dellโ€™abbraccio materno, gustiamo lโ€™ebbrezza di un amore passionale e forte, sentiamo lโ€™essere desiderati, attesi, di casa.ย 

Chi va verso Gesรน e segue il suo cuore attratto a Lui dalla forza dellโ€™Amore non deve temere il giudizio per le sue fragilitร  e mancanze perchรฉ Dio ha sempre aperte le sue braccia e le porte del suo cuore. Il giorno ultimo non รจ quello dellโ€™ira di Dio, ma il tempo in cui la sua gioia รจ compiuta come quello di una mamma che dopo il travaglio del parto stringe tra le sue braccia la nuova creatura. Ma prima del giorno ultimo cโ€™รจ lโ€™oggi nel quale il giudizio spetta a ciascuno di noi. Prendendo consapevolezza della nostra povertร  e insufficienza ci rivolgiamo a Dio nostro rifugio e salvezza invocando la sua misericordia.

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!

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Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

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