Indubbiamente pretestuosa la domanda posta a Gesรน. Era giร da un poโ che i suoi avversari cercavano di che accusarlo. Ci proveranno in tutti i modi. ย Quale migliore occasione di quella circa le tasse da pagare al potere occupante di Roma?
Tuttavia, lโultima cosa che potevano immaginarsi, farisei ed erodiani, era che Gesรน li sgamasse nel loro intento provocatorio e accusatore e che trasformasse una questione politica in una questione di fede. Credevano che la questione potesse essere risolta con un sรฌ o con un no e, finalmente, trovare un motivo per metterlo alla gogna o davanti al potere costituito (nel caso di una risposta negativa) o di fronte al popolo (nel caso di una risposta affermativa). E, invece, come giร tante altre volte, gli accusatori si ritrovano accusati dal momento che disponevano della moneta in questione: se avevano quella moneta vuol dire che non solo riconoscevano lโautoritร di Cesare ma usufruivano anche dei benefici che ne derivavano. Di fatto erano giร pronti a pagare la tassa. E cosรฌ, nel tempio, cioรจ nel luogo in cui piรน di ogni altro bisognava riconoscere lโunico Signore, i farisei tenevano con sรฉ ciรฒ che era loro proibito. Non a caso cโerano i cambiavalute. Per questo Gesรน li smaschera: ipocriti e idolatri. Per la smania di essere come tutti gli altri popoli, non portano piรน in sรฉ lโimmagine di Dio ma quella mercantile di un re pagano che ha ridotto in schiavitรน il popolo che Dio si era scelto.
Rendete a Cesare quello che รจ di Cesare.
Cโรจ molto di piรน di quello che un poโ sbrigativamente abbiamo sempre inteso. Qui non si tratta, per dirla con Cavour, di โlibera Chiesa in libero statoโ. Affatto. Gesรน รจ perentorio. Il problema non รจ se sia lecito o meno pagare il tributo. La posta in gioco รจ molto piรน seria: si tratta di un vero e proprio invito alla conversione. Dal momento che porti con te lโimmagine di uno che si crede dio, implicitamente ti stai facendo propagatore di un vero e proprio culto che nulla ha da spartire con il comandamento di โnon avere altri dei allโinfuori dellโunico Signoreโ. ร inutile prendere le distanze da Cesare a parole quando poi la tua vita e le tue scelte smentiscono ciรฒ che proclami (cfr. Gandhi).
Lโimmagine di Cesare va restituita a Cesare: ossia, non trattenere presso di te chi ha preteso usurpare il ruolo che spetta solo a Dio. Per questo non si tratta di stabilire fino a che punto un cristiano sia tenuto a rispettare le leggi ma riconoscere tutte quelle situazioni che finiscono per ergersi a tuo idolo asservendoti, privandoti della tua libertร e della tua dignitร . Che cosโรจ che ha finito per imporre la sua immagine dentro di te? Lโidolo, infatti, รจ ciรฒ che di volta in volta noi creiamo allorquando non reggiamo lโassenza di Dio, il suo silenzio. Cesare ha tanti volti e molti nomi. Cesare rappresenta tutte quelle relazioni che finiscono per chiedere una fedeltร dovuta solo allโunico Signore.
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Scegli oggi chi vuoi servire (Gs 24,15). Non รจ possibile servire a due padroni (Lc 16,2).
Di lรฌ a poco allorquando Pilato chiederร di scegliere, il popolo dโIsraele non esiterร : Disse loro Pilato: โMetterรฒ in croce il vostro re?โ. Risposero i capi dei sacerdoti: โNon abbiamo altro re che Cesareโยป (Gv 19,12.14-15). Eppure affermavano che avrebbero voluto affrancarsi da Cesare.
A Dio ciรฒ che รจ di Dio
ร lโinvito a tornare allโin principio, allโautoritร di Dio da cui ci si รจ allontanati. ร lโinvito ad essere figli non schiavi.
Io non appartengo ad alcuno se non al Signore. Dio ha unโespressione privilegiata della sua presenza in mezzo a noi mediante lโuomo che sono io: in me ha impresso la sua immagine e il suo sigillo. Guai, perciรฒ, a voler ritenere dio ciรฒ che รจ soltanto uno strumento per regolare pacificamente la convivenza sociale.
Uno solo รจ il Signore e a lui obbediscono anche i vari Cesare che si susseguono sulla terra come attesta la splendida vicenda di Ciro, un senza dio, che tuttavia, diventa strumento privilegiato scelto da Dio stesso per compiere una missione che avrร risvolti positivi per il popolo dโIsraele.
Gesรน non sta con Cesare, ma di fronte a Cesare; non vede in lui un possibile alleato ma lo mette nelle nostre mani. Scegli cosa farne di volta in volta. Gesรน ha scelto: di lรฌ a poco Cesare lo crocifiggerร . Tra Dio e Cesare, perciรฒ, non cโรจ una stretta di mano ma una croce. Gesรน patรฌ sotto Ponzio Pilato perchรฉ davanti a lui fu testimone della libertร dellโuomo e della veritร di Dio. E il destino della comunitร cristiana sarร sempre quello di โpatire sotto Ponzio Pilatoโ nella misura in cui essa sarร davanti ai poteri della terra, testimone della libertร dellโuomo e della veritร di Dio. La libertร e la veritร sono le due cose che il potere piรน teme e che Dio piรน ama.
AUTORE: don Antonio Savone
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