Riconoscere e rinnegare.
Su questi due verbi si gioca la nostra vita, la nostra felicitร o la nostra dannazione.
Riconoscere.
Si โ riconosce โ colui con il quale si ha una grande frequentazione.
Per โ riconoscere โ Cristo dinanzi agli uomini devo pertanto dapprima costruire, attraverso la preghiera quotidiana e la partecipazione ai sacramenti, soprattutto lโeucarestia, una relazione vera e profonda con lui, che mi consente di prendere atto che lui รจ il mio Redentore ed il mio Salvatore, che mi ama al di lร di me e dei miei limiti.
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Se ho questa relazione, se lo riconosco come Redentore e Salvatore, posso annunciarlo anche agli altri uomini.
Facendo tutto cioโ รจ ovvio che, quando varcherรฒ il confine di questa vita terrena e sarรฒ faccia a faccia con Cristo, anche lui mi riconoscerร e mi darร il benvenuto nel suo Regno ove potroโ contemplarlo per lโeternitร .
Rinnegare.
Testualmente vuol dire โ dire dei no โ.
Se passo la vita a dire di no ai molteplici inviti che Gesuโ, giorno dopo giorno, mi rivolge, attraverso un incontro, una telefonata, vorrร dire che, per scelta mia, che Cristo rispetta, non ho voluto creare relazione, intimitร , con il mio Creatore.
Eโ ovvio che, quando varcherรฒ il confine Gesuโ, rispettoso delle mie scelte, non mi riconoscerร e passerรฒ lโeternitร nella dannazione eterna e nel rimorso di non aver voluto vivere nella luce ma nelle tenebre.
Lโinvito di oggi per tutti รจ quindi: creiamo relazione con Cristo, imparando a cogliere tutti i messaggi che, quotidianamente, ci invia: รจ la strada per poterlo contemplare per sempre quando finirร il nostro percorso terreno.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
