Il breve testo che ci propone la liturgia odierna ci invita a riflettere su chi รจ โ beato โ.
Diciamocelo francamente, tutti agogniamo ad essere โ beati โ, cioรจ โ felici โ, โ lieti โ, ma, sovente, non vi riusciamo perchรฉ non utilizziamo gli โ strumenti โ giusti per arrivare ad esserlo.
Crediamo infatti che la โ felicitร โ, la โ beatitudine โ, possano darcela la ricchezza, il disimpegno, una โ vita in vacanza โ ed altre amenitร simili.
Spesso usiamo, con una punta dโinvidia, lโespressione โ beato te โ nei confronti di chi รจ piรน ricco di noi, o di chi puoโ permettersi โ una settimana alle Maldive โ o di chi sfoggia abiti eleganti e costosi.
Tutte queste cose non rendono assolutamente โ beati โ perchรฉ nessun oggetto puรฒ dare la felicitร .
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E allora รจ necessario un cambiamento radicale.
Dobbiamo prendere atto che la โ beatitudine โ non puรฒ donarcela un bene materiale ma solo una relazione vera, profonda, con Dio, dalla quale nasce, in maniera automatica, unโaltra relazione vera, quella con i fratelli.
Per creare questa relazione sono necessari โ ascolto โ della Parola ed โ osservanza โ della stessa.
La โ Parola di Dio โ รจ quindi lโunico strumento che puรฒ portarci alla felicitร .
Affinchรจ ci conduca alla gioia รจ peroโ indispensabile, in primo luogo, che noi la ascoltiamo.
Come si crea una โ relazione โ con una persona, con un amico?
Parlando con lui ma, prima ancora, ascoltandolo perchรฉ solo dallโascolto profondo dei suoi stati dโanimo comprendiamo davvero chi รจ, cosa pensa.
Ugualmente bisogna fare con Dio.
Per capire chi รจ, cosa ci propone, quali sono i suoi โgusti โ, dobbiamo ascoltarlo e lo strumento per farlo รจ la Sacra Scrittura, attraverso la quale si rivela a noi.
Piuโ, pertanto, la leggiamo, la meditiamo, piรน creiamo relazione con lui, fino ad assumere i suoi stessi gusti, non perchรจ ci facciamo plagiare ma perchรฉ, a mano a mano che ci immergiamo in cioโ che ci dice, ci rendiamo conto che quanto lui propone dร senso alle nostre esistenze, spesso cosiโ vuote.
Dallโascolto profondo nasce, inevitabilmente, lโosservanza della Parola.
Se, infatti, riconosco che quello che ascolto mi fa bene, mi rende felice, lo metteroโ anche in pratica.
Cosa aspettiamo ancora?
Mettiamoci allโascolto della Parola, scegliamo di dedicare tempo a Dio.
Scopriremo che, con la crescita di questa relazione, ci sentiremo, per la prima volta, โ beati โ, e non rivolgeremo piรน questo appellativo a coloro che sono piรน โ ricchi โ di noi, piรน โ potenti โ di noi perchรฉ ci accorgeremo che โ ricco e potente โ รจ chi ha Dio e vive nellโosservanza della sua Parola.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
