Nico Guerini – Commento al Vangelo di domenica 11 Ottobre 2020

- Pubblicitร  -

Un banchetto offerto a tutti

La parabola al centro della liturgia odierna fa il paio con quella udita domenica scorsa. Diversa รจ lโ€™immagine, lร  la vigna, qui il banchetto, e pure lโ€™azione รจ piuttosto diversa.

Nel caso della vigna, i servi affittuari nella loro ingordigia padronale, presumendo con ciรฒ di mettere le mani sulla vigna, pretesa come loro ereditร , arrivano ad uccidere chi era stato mandato a richiedere da loro i frutti, incluso il figlio-erede che, nella loro speranza, avrebbe risolto per sempre il problema di chi era il vero padrone.

Nel caso del banchetto nuziale, invece, gli invitati si limitano a non presentarsi per le piรน svariate ragioni, dimostrando con ciรฒ di non essere interessati allโ€™invito, anche se pure alcuni di loro arrivano ad uccidere.

Domanda: รจ peggio lโ€™aggressivitร  o lโ€™indifferenza? Non saprei rispondere, ma temo che la seconda, apparentemente meno grave, รจ perรฒ piรน insidiosa proprio perchรฉ fa meno impressione, e quello che dovrebbe essere lโ€™oggetto del desiderio โ€“ il banchetto offerto dal re โ€“ scivola nel disinteresse e sfuma nellโ€™insignificanza. Ho lโ€™impressione che questa sia la situazione della fede, in Cristo e nella Chiesa, nel mondo occidentale contemporaneo, che, dopo i secoli di cosiddetta โ€œcristianitร โ€, appare oggi piรน una stanza desolatamente vuota che un โ€œbanchettoโ€ ricco di festa, di gioia e di invitati che sโ€™affollano attorno a una mensa imbandita per loro. Ma anche questa, come la parabola gemella della vigna, ha una conclusione terribile che deve far riflettere, almeno per chiedersi di chi รจ la colpa di tale diserzione e provvedere, per quanto possibile, al rimedio.

Una folla festosa

Il percorso delle letture รจ piuttosto chiaro. Si inizia con la bellezza affascinante di un banchetto preparato ยซper tutti i popoliยป (Is 25,6-10a) per finire con la diserzione di chi era stato invitato (Mt 22,1-14). Dallโ€™esultanza prevista annunciata dal profeta si passa allo sconforto del โ€œreโ€, che si tramuta in indignazione contro gli โ€œassassiniโ€.

- Pubblicitร  -

Il linguaggio รจ violento, ma si deve ricordare che โ€“ come capita a noi โ€“ con questo si intende rimarcare che lโ€™indignazione รจ lโ€™altra faccia dellโ€™entusiasmo, e che da quella si deve risalire a questo per apprezzare e ritrovare la speranza originaria che abitava il cuore del โ€œreโ€ quando pensรฒ al suo progetto.

Giova, dunque, ritrovare tale entusiasmo, tenendo sempre sullo sfondo che abbiamo a che fare con una โ€œparabola del Regnoโ€, e dunque, fuori di metafora, con un obiettivo che riguarda direttamente la Chiesa, la quale, nella sua realtร , รจ di questo regno il ยซsacramentoยป, cioรจ il segno visibile ed efficace (LG 9).

Il primo passo da fare nella riflessione consiste dunque nel lasciarci incantare da quello che resta pur sempre il progetto originario, si potrebbe dire il sogno vagheggiato da Dio per lโ€™umanitร  da lui creata e posta ยซnel giardinoยป del mondo (cf. Gen 2,8.14).

La prospettiva รจ esaltante. La figura del banchetto richiama una folla in festa. Si comincia dallโ€™offerta di ยซcibi succulentiยป che rispondono al primo bisogno dellโ€™uomo, un essere che per natura โ€œha fameโ€, di cibo ma anche di gioia, e la prima forma di tale gioia รจ quella che spunta naturalmente nellโ€™animo di chi si vede circondato da una folla di amici, guarendo in questo modo quella tristezza che nasce dalla solitudine, perchรฉ ยซnon รจ bene che lโ€™uomo sia soloยป (Gen 2,18), e in questo banchetto รจ chiamata a radunarsi una folla che comprende ยซtutti i popoliยป, nientemeno.

E il senso del banchetto come festa gioiosa si dilata a comprendere un orizzonte di piena luce, perchรฉ il velo che, come una coltre copre la faccia di tutti i popoli, รจ strappato per lasciare il posto a un bagliore accecante, perchรฉ spariranno la morte, e ciรฒ che la preannuncia e la prepara, le lacrime e la vergogna! La prospettiva universale รจ martellata come un ritornello gioioso: tutti i popoli, tutte le nazioni, tutta la terra!

Naturale la reazione di chi ascolta questa profezia: speranza, gioia ed esultanza per questa incredibile โ€œsalvezzaโ€ che elimina i mali piรน gravi che ci minacciano: la fame, il pianto, la morte, perchรฉ ยซla mano del Signore si poserร  su questo monteยป, una mano che non schiaccia e non ghermisce, ma che accarezza e rialza, una mano delicata e materna.

Se davanti a questo incanto ci mancano le parole, la liturgia ci offre unโ€™occasione mirabile per scoprire e gustare tutta la bellezza del Salmo 22, โ€œIl Signore รจ il mio pastoreโ€, una delle piรน belle preghiere mirate a educare e a sostenere la nostra speranza. Ove lโ€™assemblea lo conosca, sarebbe davvero bello poterlo cantare, perchรฉ non cโ€™รจ gioia piena senza canto!

Fiducia e caritร 

La lettura di san Paolo (Fil 4,12-14.19-20) non interrompe il percorso, ma semmai lo integra presentando una situazione di grande pace interiore, che dovrebbe essere tipica di chi sa di essere seduto al banchetto offerto dalla grande generositร  del re. ยซSono allenato a tutto e per tutto, alla sazietร  e alla fame, allโ€™abbondanza e allโ€™indigenza. Tutto posso in colui che mi dร  forzaยป, afferma lโ€™Apostolo.

Era il grande motto di santa Francesca Cabrini, che la spinse a percorrere le strade del mondo con un coraggio incredibile, per fondare scuole e ospedali, per soccorrere in mille modi i numerosi migranti italiani che, contro la fame, si avventurarono speranzosi nelle terre dโ€™America, nord e sud, con uno slancio inarrestabile di cui fui contagiato da bambino e da ragazzo nella scuola da lei fondata e gestita al mio paese dalle sue figlie, le Missionarie del Sacro Cuore.

Ma San Paolo รจ cosรฌ saggio da riconoscere che quel ยซtutto possoยป, se รจ primariamente legato alla sua fiducia in Dio, รจ nondimeno sostenuto dalla caritร  concreta dei cristiani della comunitร  di Filippi, che hanno voluto ยซprendere parte alle sue tribolazioniยป, e che per questo meriteranno pure loro di essere ยซcolmati nei loro bisogni secondo la sua ricchezza con magnificenzaยป.

Pura gratuitร 

La parabola รจ rivolta, come quella della vigna, ai ยซcapi dei sacerdoti e ai fariseiยป, e il banchetto รจ collegato con la ยซfesta di nozze per il figlio del reยป (Mt 22,1-14). Il riferimento alla parabola udita la scorsa domenica non potrebbe essere piรน chiaro.

La prima missione dei servi che vanno a fare lโ€™invito รจ un fallimento totale. Il re fa un secondo tentativo, motivandolo in dettagli che mostrano tutta la cura che egli ha messo nella preparazione del banchetto, ma questa volta il disastro รจ ancora piรน grave: ยซQuelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li ucciseroยป. Perchรฉ disturbarsi per un banchetto, quando la custodia dei propri beni e il profitto che si puรฒ trarre dagli affari sono cose piรน visibili e concrete, cose che si โ€œpossiedonoโ€ e che fanno la base della propria sicurezza?

Quando si vive in una situazione di benessere, si arriva a non capire piรน la โ€œgratuitร  di un gestoโ€! Se lo fa, si pensa, ci sarร  sotto qualche cosa. Cโ€™รจ un proverbio che recita: โ€œneanche un cane per niente muove la codaโ€!

E chi si ricorda piรน che Gesรน ci ha giร  presentato (si veda la domenica 24a) la figura di un Dio che per principio โ€œesageraโ€ in generositร ?

Questa โ€œindifferenzaโ€ degli invitati ci deve far pensare, e ancora piรน la reazione di quelli che ยซpresero i servi, li insultarono e li ucciseroยป, come per liberarsi di un fastidio: si preferisce chiudere la bocca a chi porta lโ€™invito per non essere disturbati.

La reazione del re ha due facce. Con la prima castiga gli assassini e la loro cittร , e manda cosรฌ un segnale tremendo che avvisa che non si puรฒ prendere in giro Dio. Ma la seconda reazione รจ ancora piรน sorprendente. Non solo il re non rinuncia alla voglia di avere a banchetto quelli che erano stati i primi invitati, ma il loro rifiuto lo spinge ad allargare senza misura lโ€™invito, e dice ai suoi servi: ยซLa festa di nozze รจ pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete chiamateli alle nozzeยป. Cosรฌ รจ fatto, e la sala delle nozze si riempie di commensali, ยซbuoni e cattiviยป.

Non cโ€™รจ nessun esame preventivo, non cโ€™รจ un test allโ€™ingresso per fare selezione: lโ€™invito รจ pura gratuitร . Che non va perรฒ frainteso, perchรฉ alla generositร  sconfinata si risponde con un senso di responsabilitร . Non si รจ invitati a una festa qualunque, ma al ยซbanchetto del re per le nozze di suo figlioยป. Per questo bisogna presentarsi con la ยซveste nuzialeยป. La punizione รจ severa, ma serve a richiamarci alla serietร  con cui vanno accolti gli inviti di Dio, serietร  rimarcata dallโ€™affermazione conclusiva: ยซMolti sono chiamati, ma pochi elettiยป.

Cโ€™รจ perรฒ unโ€™altra domanda che dobbiamo porci a partire da questa parabola, e questa implica un compito che riguarda tutti: nellโ€™attuale diserzione di molti invitati (cosโ€™altro รจ il battesimo?) ci si deve chiedere se sia tutta loro la colpa, e come, nel caso, richiamarli. Qui diventa cruciale la pagina di Isaia che mostra bene quali caratteristiche deve avere il banchetto offerto perchรฉ torni ad essere โ€œinvitanteโ€.

Il profeta ci presenta una Chiesa che vive delle opere di misericordia, che nutre chi ha fame, che consola chi piange, e che lotta contro ogni forma di โ€œmorteโ€ che affligge lโ€™umanitร . E che fa tutto questo nella serenitร  e nella gioia. Da anni il papa ci propone la ยซgioia del vangeloยป, la ยซletizia dellโ€™amoreยป, la santitร  che parte da un invito a ยซgioire ed esultareยป, a ยซuscireยป verso ยซtuttiยป, visti come nostri fratelli. Non per spirito di conquista nรฉ di propaganda, ma semplicemente, come il โ€œreโ€, per affascinare e chiamare a banchetto.

FonteSettimana News

Commento a cura di Nico Guerini


Altri Articoli
Related

Liturgia della Parola in LIS di giovedรฌ 25 dicembre 2025

Le letture della Notte di Natale in LIS (Lingua...

Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2025 โ€“ Sussidio Avvento CEI – Messa della Notte

ยซUn bambino รจ nato per noiยป (Is 9,1-6) Tutta la...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

padre Ezio Lorenzo Bono – Commento al Vangelo di lunedรฌ 22 dicembre 2025

UN CANTO NEL GREMBO I. Cosa succede quando una donna...