d. Giampaolo Centofanti – Commento al Vangelo del 19 Settembre 2020

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Gesรน anche oggi ci dice una Parola feconda, che rinnova ogni cosa, anche la cultura. La Parola non รจ un concetto che dobbiamo capire con il cervello e mettere in pratica con la volontร . Essa invece รจ un seme di grazia donato a tempo opportuno che cresce in modo personalissimo, ben al di lร  degli schemi, in ciascuno conducendo verso il Suo pieno compimento.

Ecco che allora non si tratta di un cammino da energumeni ma di un dono di serenitร , di liberazione, di pace. E cosรฌ si puรฒ scoprire che talora ci si puรฒ accusare di peccati circa cose grandi, astratte, alle quali al momento in realtร  non siamo chiamati e inconsapevolmente distogliersi cosรฌ dai veri piccoli aspetti nei quali possiamo maturare. E che sono porte che aprono ad una crescita profonda nello Spirito.

Ecco, il vangelo odierno si riferisce a questa autentica crescita e ci fa osservare che ciรฒ che spesso ritarda il cammino verso la vita piena non รจ un peccato deciso, grande e determinato ma un lasciarci prendere, nellโ€™attesa del pieno compimento della Parola, da inutili distrazione, da un ondeggiare tra la sequela e la diversione, insomma un non entrare mai, nemmeno gradualmente, in un percorso graduale, sereno ma anche deciso di continua conversione.

Quando invece si giunge a tale perseveranza nella maturazione gradualmente se ne sperimentano i molti frutti.


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