Medita
Il brano ci presenta Gesรน che guarisce un uomo dalla mano inaridita. L’evento miracoloso avviene in un contesto di dibattito o controversia: le spighe strappate in giorno di sabato e un’azione di guarigione in giorno di sabato, appunto la mano inaridita. Tra le due discussioni gioca un ruolo cruciale la parola di Gesรน: ยซIl Figlio dell’uomo รจ signore del sabatoยป (6, 5). Restando al nostro brano ci chiediamo: ma qual รจ il significato di questa mano inaridita? ร simbolo della salvezza dell’uomo, che viene riportato al suo momento originario, quello della creazione. La mano destra, poi, esprime l’agire umano. Gesรน restituisce a questo giorno della settimana, il sabato, il significato piรน profondo: รจ il giorno della letizia, della restaurazione, e non della limitazione. Quello che Gesรน mostra รจ il sabato messianico e non quello legalistico: le guarigioni che egli opera sono segni del tempo messianico, della restaurazione, della liberazione dell’uomo.
La differenza con i farisei sta nel fatto che questi in giorno di sabato non agiscono in base al comandamento dell’amore, che รจ l’essenza della legge. Gesรน, dopo aver ordinato all’uomo di porsi al centro dell’assemblea, formula una domanda decisiva: ยซร lecito o no guarire in giorno di sabato?ยป. Gli spazi per la risposta sono ristretti: guarire o non guarire, ovvero, guarire o distruggere (v. 9). Appare evidente che l’intenzione con cui Gesรน guarisce di sabato รจ quella di procurare il bene dell’uomo, e in primo luogo di chi รจ ammalato. Questa motivazione d’amore ci invita a riflettere sul nostro comportamento e a fondarlo su quello di Gesรน che salva. Gesรน non รจ solo attento alla guarigione del malato, ma รจ interessato anche a quella dei suoi avversari: desidera guarirli dal loro atteggiamento distorto nell’osservare la legge. Osservare il sabato senza risollevare il prossimo dalle sue malattie non รจ conforme al volere di Dio. Per l’evangelista la funzione del sabato รจ quella di fare del bene, salvare, come Gesรน ha fatto nella sua vita terrena.
Rifletti
Nei nostri comportamenti prevale una logica giuridica o d’amore? So mettere al centro della mia attenzione e del mio impegno ogni uomo e tutte le sue esigenze? Una volta ristabilita la giustizia del principio riesco ad occuparmi anche dell’uomo che ha travisato il principio?
Prega
Dona a noi Signore un cuore nuovo, che sappia solo te ascoltare,
solo te comprendere, solo te desiderare.
Dona a noi Signore un cuore puro che in ogni cosa scopra raggi della tua sapienza e bellezza,
Dona a noi Signore un cuore forte che ti ami con sinceritร , che ti sia in ogni ora fedele,
che ogni ostacolo converta in stimolo a maggiormente amarti,
ogni dolore in offerta, ogni azione in amore, ogni grazia in gaudio.
Dona a noi Signore un cuore dolce e grande, come quello di Maria tua Madre;
un cuore amoroso, che dalla tua caritร tragga sorgenti di caritร per il prossimo
e ringraziamento per te, o Dio Padre, o Dio Figlio, o Dio Spirito Santo. Amen.
(Paolo VI)
AUTORE: Claudia Lamberti e Gabriele Bolognini
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
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