Signore, ti confesso che – non senza un certo imbarazzo – mi sono immedesimato con chi ti ascoltava nella sinagoga. Per la precisione, con la richiesta che tu hai riassunto dal loro atteggiamento: ยซMedico, cura te stessoยป.
Medico delle anime, Farmaco di vita, cura la tua Chiesa, tisana la tua Sposa. Cura questa umanitร , cosรฌ provata.
Sรฌ, Signore, te lo chiedo: non per mancanza di fede, ma perchรฉ credo; Non per metterti alla prova, ma perchรฉ noi siamo provati. Donaci la tua grazia in abbondanza, o Principe di pace. Noi siamo il tuo popolo. Signore, abbi pietร .

Docente di Teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana e l’Universitร Cattolica del Sacro Cuore.
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