Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 29 Agosto 2020

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Si chiude nel sangue la parabola terrena di Giovanni il Battista.

Quella che era stata la voce profetica, che aveva annunziato il venire terribile e misericordioso della Parola, ora tace nel silenzio della morte. Era stato un profeta, anzi piรน di un profeta: non una canna sbattuta dal vento, che si lascia piegare dalla seduzione di parole facili o comode, ma la franchezza di chi parla con toni tempestosi e senza esitazioni (cf. Lc 7,24.26).

In tal modo, colui che era stato come lโ€™indice rivolto a mostrare lโ€™Agnello, lโ€™uomo dei dolori che, nellโ€™umiliazione, non avrebbe aperto la sua bocca, come agnello condotto al macello (cf. Is 53,3.7), diviene ora il precursore del Messia anche nel vedersi sottrarre la vita.

Giovanni รจ lโ€™icona del giusto che cammina sulla via di Dio e che viene arrestato in quanto la sua parola รจ scomoda, la veritร  che esce dalle sue labbra mette in crisi la noncuranza di quanti, accecati dal loro potere mondano, pensano di poter disporre di tutto e di tutti. Lโ€™โ€uomo giusto e santoโ€ (Mc 6,20), che ha scelto di abitare nella veritร , finisce per essere odiato, braccato e persino messo a morte, perchรฉ questa sembra lโ€™unica arma capace di far tacere le sue parole che destano perplessitร , anche se, in fondo, si starebbe ad ascoltarlo volentieri (cf. v. 20).

รˆ la Scrittura stessa a testimoniare, in piรน occasioni, il pensiero degli empi, che agiscono per timore contro i giusti, per toglierli di mezzo, perchรฉ la loro stessa presenza li fa sentire a disagio, colpevoli, mancanti:

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โ€œTendiamo insidie al giusto, che per noi รจ dโ€™incomodo
e si oppone alle nostre azioni;
ci rimprovera le colpe contro la legge
e ci rinfaccia le trasgressioni contro lโ€™educazione ricevuta.
รˆ diventato per noi una condanna dei nostri pensieri;
ci รจ insopportabile solo al vederlo,
perchรฉ la sua vita non รจ come quella degli altri,
e del tutto diverse sono le sue strade.
Condanniamolo a una morte infamante,
perchรฉ, secondo le sue parole, il soccorso gli verrร โ€ (Sap 2,12.14-15.20).

Quello che domina nel palazzo erodiano รจ lโ€™accecamento di chi si crogiola in uno stato di degrado morale che nulla ormai riesce a scalfire, fra intrighi politici e patrimoniali, relazioni di favore che giungono fino allโ€™incesto e giochi di potere che cercano solo di mascherare lโ€™intima debolezza di una banderuola come Erode, una marionetta in mano ad altri, nella sua insicura indecisione. E cosรฌ Erode finisce per essere โ€œagitoโ€, rinunciando ad agire: lascia fare, acconsente a un capriccio, pur di non sfigurare agli occhi dei suoi invitati.

Erode e la sua corte sono i vincitori? Uno sguardo mondano puรฒ accontentarsi dellโ€™illusione di questa vittoria. Di Giovanni non รจ dato conoscere le ultime parole: la Voce muore nel silenzio. Gesรน โ€“ che dal Battista era stato annunciato e che della grandezza del Battista aveva reso testimonianza โ€“ non ha fatto nulla per salvarlo… รˆ questa la sorte dei profeti e dei loro discepoli: il coraggio della veritร  e unโ€™apparente impotenza dinanzi alle forze del male. โ€œIl modo di essere della profezia nella storia รจ il fallimento, la cui cifra per eccellenza รจ la croce di Gesรน Cristo. Mentre nel codice razionale della storia il fallimento รจ una sconfitta, nel codice della profezia รจ una vittoria: la croce รจ pasquaโ€ (E. Balducci).

fratel Emanuele


Fonte

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