Ho giร detto piรน volte quanto sia difficile perdonare e quanto sia, nello stesso tempo, fondamentale. A tal punto che non ci si puรฒ definire cristiani se non si รจ disposti a perdonare.
Ma perdonare, รจ giusto ribadirlo, non รจ un fatto automatico, nรฉ tantomeno spontaneoโฆ perdonare รจ sicuramente impegnativoโฆ ma non รจ impossibile!
Sfatiamo subito alcuni miti:
Perdonare รจ un atto, non รจ un sentimento. Non si sente di perdonare, ma lo si vuoleโฆ si decide di farloโฆ ci si impegna a farlo anche quando, appunto, non lo si sente come una cosa spontaneaโฆ
Perdonare non รจ dimenticare. Almeno non subito, almeno non tutto! Ci sono cose davvero difficile da perdonare e impossibili da dimenticareโฆ
ร superficiale dire, come spesso si sente dire: perdonare รจ dimenticare. No! non posso cancellare dalla mente il male ricevuto, ma posso sicuramente vivere e andare oltre questo male. Questo รจ perdonare. Del resto, Gesรน risorge con i segni della passioneโฆ a perpetua memoria non di quello che รจ accaduto ma di quanto sia stato grande il Suo amore.
Parimenti io non dimenticherรฒ il male ricevuto non per rinfacciarlo ma per ricordarmi quanto รจ grande il perdono!
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Come si fa, allora, a perdonare?
Il vangelo di oggi, con le parabole dei due servi, ci chiarisce immediatamente che la forza per perdonare puรฒ, forse deve, venire dal riconoscere il nostro bisogno di perdono: Signore siccome io ho immenso bisogno del tuo amore e del tuo perdono, non posso negare agli altri quello che anche io chiedo con forza.
Il restoโฆ รจ solo questione di coerenzaโฆ
Unโultima cosaโฆ
Dipende da quello che รจ successoโฆ a volte รจ necessario che passi del tempoโฆ ciรฒ che conta รจ che non ci sia volontร di vendetta ma desiderio di perdonoโฆ
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AUTORE: Don Antonio Mancuso
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