Medita
Il testo di oggi richiama immediatamente quello di ieri e lo completa. Non perchรฉ le parole del Maestro fossero oscure. Piuttosto, preoccupavano.
Pietro dร voce alla comunitร dei discepoli che si interroga, come noi oggi, sulle difficoltร che emergono quando siamo invitati a vivere quello che preghiamo. L’esercizio del perdono, sperano, sia imposto ma con una scadenza, venga assegnato indicando un termine, superato il quale sia dato spazio (finalmente) alle rivendicazioni tipicamente umane.
โQuante volteโ รจ una richiesta che pone un limite invalicabile all’amore che ci viene chiesto nei confronti dei nostri fratelli. Gesรน ha insegnato ad amare senza quantificare; รจ morto in croce per noi sapendo che offriva tutto sรฉ stesso perdonando tutti; il Risorto ha aperto lo spazio perchรฉ tutti possano accedere al Regno: senza precisare che l’accesso sia consentito ad alcuni ed impedito ad altri.
Pietro rappresenta una comunitร che da tempo segue il Galileo di Nazaret compiendo scelte (rinunce) importanti pur di seguirlo. Forse sperava in una risposta ben diversa. Era risaputa, infatti, la valenza simbolica del numero, che rimandava ai giorni della creazione, quando Dio operรฒ in modo completo e perfetto. โFino a sette volteโ indicava, nei fatti, per sempre.
La parabola proposta dal Signore mette in evidenza la fragilitร umana da una parte, sempre pronta ad accogliere piuttosto che dare, e l’immensa misericordia del Creatore. La prima, dalla memoria corta, si scorda l’amore ricevuto, la seconda capace di trascurare l’incapacitร umana di mantenersi sempre fedele al Padre.
Perchรฉ รจ per settanta volte sette che dobbiamo perdonare ed amare. Come Dio nei nostri confronti.
Rifletti
Perdonare, sempre. Amare, sempre. Senza stancarsi e senza resistenze. Nei confronti di tutti (anche dei nemici) e farlo col cuore. Non solo settanta volte dobbiamo perdonare: ci viene chiesto di farlo col cuore! Impossibile, da soli; possibile se accettiamo Gesรน al nostro fianco.
Prega
Se questa infatti รจ la volontร di Dio,
รจ meglio soffrire operando il bene che facendo il male,
perchรฉ anche Cristo รจ morto una volta per sempre per i peccati,
giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio;
messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito.
(Prima lettera di Pietro 3, 17–18)
AUTORE: Claudia Lamberti e Gabriele Bolognini
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
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