Paolo de Martino – Commento al Vangelo di domenica 9 Agosto 2020

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Il vangelo di oggi รจ un vangelo forte, potente.
Eโ€™ un poโ€™ inutile chiedersi cosa sia successo. Possiamo ipotizzare che in un momento di crisi, una tempesta dei discepoli sia stata riletta e interpretata cosรฌ tanto alla luce della figura di Gesรน e della sua resurrezione da produrre questo vangelo.
Prima di questo vangelo Gesรน ha moltiplicato i pani (vangelo di domenica scorsa).
Era stato un grande successo: con cinque pani e due pesci sfamรฒ cinquemila persone (e donne e bambini non contavano!).
Notizie cosรฌ, circolano facilmente e rapidamente. Storicamente possiamo pensare che temesse lโ€™arrivo degli sbirri di Erode. Per questo ordina ai discepoli di andarsene subito. Gesรน, finchรฉ ha potuto, le noie e i problemi li ha evitati.
Cosa fa Gesรน per evitare questo delirio di onnipotenza? Dopo la sbornia del successo, Gesรน li toglie da questo pericolo, congeda la folla e li manda in barca.

Gesรน stesso se ne va da solo a pregare sul monte per ricentrarsi e per sbollire la sbornia del successo. Nella barca, in mezzo alla tempesta, tutto lโ€™onore e la stima degli altri non contano piรน. Perchรฉ lรฌ sei solo con te stesso, con le tue paure, angosce, mostri interiori, risorse, capacitร . Eโ€™ quando sei solo che emerge davvero chi sei.
Io ho bisogno di momenti di solitudine, dove io devo stare con me. E, se non lo so fare, lo devo imparare perchรฉ ci sono cose che solo io vivrรฒ e momenti della vita in cui nessuno potrร  raggiungermi.
In questi giorni ho letto e riletto questo brano, e tutte le volte mi sono detto che anche noi (io per primo!) avremmo veramente bisogno di โ€œsalire sul monteโ€ come Gesรน.
La forma della nostra fede rischia terribilmente di essere sbilanciata dal fare, dallโ€™ansia pastorale, dallโ€™efficientismo organizzativo, dal mantenimento di strutture vecchie ed elefantiache. Questo sbilanciamento รจ una terribile riduzione dellโ€™esperienza cristiana.
Il vero problema che stiamo vivendo non รจ essere in pochi cristiani, ma essere poco cristiani!

Quando sono in mezzo al lago, arriva la tempesta. Inattesa e sgradita, perchรฉ giunge nel momento della massima gioia, come spesso accade nella vita.
Al discepolo il dolore non รจ evitato, al discepolo la prova non รจ condonata.
Ci sono momenti, nella nostra vita, in cui abbiamo lโ€™impressione di affondare.
La barca della nostra vita fa acqua, le onde ci terrorizzano: Dio รจ lontano, assente, non sappiamo che fare della nostra vita.
Anche la Chiesa vive la stessa fatica: continuamente sballottata dalle proprie incoerenze e dallโ€™antipatia della storia, fatica a tenere la barra puntata verso il Regno.

Ma proprio quando lโ€™onda รจ alta su di noi, proprio quando ci sembra di essere sconfitti, qualcosa accade. Gesรน cammina sulle acque tempestose e ci ripete: ยซCoraggio, sono io, non abbiate pauraยป. Dio ci risolve le questioni? No. Dio non ti risolve le questioni ma ti dร  la forza per risolverle. Nella tempesta Lui dice: โ€œCoraggio, sono io, non aver pauraโ€.
Israele รจ sempre stato un popolo da terraferma e il mare in tempesta rappresenta il peggior incubo immaginabile per un ebreo.
Gesรน viene camminando sulle acque, padroneggiando proprio le paure piรน terribili che possiamo immaginare, quelle che ci impediscono di gioire, che ci tagliano il fiato.
Pietro non crede che โ€œquel fantasmaโ€ sia il Signore: โ€œSignore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acqueโ€. E Gesรน gli dice: โ€œVieniโ€. Ed ecco il miracolo: Pietro riesce a camminare sopra la tempesta. Ciรฒ che prima sembra inaffrontabile, distruttivo, adesso invece si puรฒ affrontare e addomesticare. Ecco la fede!
La fede non ti toglie le difficoltร  ma ti dร  la forza di affrontarle, perchรฉ Lui รจ con te.
Ma cosa succede? Nel momento esatto in cui Pietro distoglie lo sguardo da Gesรน e guarda al pericolo, affonda. Nel momento in cui pone lโ€™attenzione sulla forza del vento e del mare piรน che su Gesรน, va a picco.
Non basta il coraggio per camminare sulle acque del dubbio.
Pietro รจ uomo di poca fede non perchรฉ dubita del potere di Gesรน, ma proprio perchรฉ chiede miracoli, perchรฉ cerca lโ€™onnipotenza di Dio piรน che il calore semplice della sua mano.
Davanti ai dubbi di fede, davanti alle tempeste della vita, il discepolo รจ chiamato, come Elia, ad ascoltare nel suo cuore il silenzioso mormorio di Dio, recuperando quella dimensione assoluta che รจ il silenzio, la preghiera, lโ€™ascolto meditato del grande e quieto oceano della presenza di Dio, per vedere il volto di Dio che si nasconde nel vento, che pare evanescente come un fantasma.

Questo vangelo dice qualcosa di meraviglioso: ama le tempeste!
Le tempeste non sono belle ma utili. Sรฌ รจ vero sono dure, difficili, ma necessarie.
Certe medicine e certe operazioni sono necessarie per il paziente, anche se sono amare o dolorose. Le tempeste ti sono date perchรฉ tu possa cambiare rotta.

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Senza una tempesta tu continueresti nella tua rotta, nel tuo tragitto, nella tua direzione, ma non รจ la direzione che Dio vuole per te.
Accetta la tempesta perchรฉ รจ un momento chiave della vita, un momento di incontro con Dio, dove puรฒ nascere qualcosa di nuovo. Ma allโ€™inizio tu mica capisci che quella tempesta รจ Dio. Anzi, come accade dici: โ€œEโ€™ un fantasma!โ€.
Ciรฒ che noi chiamiamo โ€œfantasmaโ€, sfortuna, dramma, in realtร  spesso รจ โ€œDioโ€.
In realtร  sono i momenti in cui Dio si avvicina a noi, ci ridona alla veritร  di noi e ci accompagna nel nostro cammino. Ma รจ Lui che cโ€™รจ dietro; รจ Lui che ci sospinge in questi deserti e in queste tempeste. E lo fa non perchรฉ ci vuole male ma perchรฉ ci vuole bene. Lo fa perchรฉ vuole che cambiamo.

Questo vangelo allora mi dice: โ€œAma le tempesteโ€, non perchรฉ siano belle. A nessuno di noi piace soffrire. Ama le tempeste perchรฉ in quel momento Lui si rivela e si rivela in un modo che tu non pensi.
Questo vangelo dice: ciรฒ che cโ€™รจ da affrontare bisogna affrontarlo. Anche se fa paura, anche se รจ pericoloso, anche se รจ drammatico, perchรฉ la cosa peggiore รจ sopravvivere per paura di prendere in mano ciรฒ che cโ€™รจ da prendere in mano.
Ci sono delle questioni che ad un certo punto non si possono piรน rimandare: bisogna affrontarle, anche se si ha paura, anche se si farebbe di tutto pur di non incontrarle.
Nella vita non ci sono tante possibilitร : o ti conduce la paura o ti conduce la fiducia.
La bella notizia di questa Domenica? Non temiamo la nostra piccola fede, perchรฉ il Signore verrร  dentro la nostra poca fede, camminando sulla morte, a salvarci da tutti i naufragi.


AUTORE: Paolo di Martino
FONTE: Sito web
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