d. Giampaolo Centofanti – Commento al Vangelo del 26 Luglio 2020

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Un tesoro รจ stato individuato in un campo da qualcuno che non ne era il proprietario. Quellโ€™uomo poi di nuovo nasconde il tesoro. Come mai? Forse perchรฉ nessuno possa vantare diritti su quei beni qualora lui li portasse via. Il tesoro di Dio va anche protetto, curato, lasciato fruttificare nella libertร  e nella serenitร . Forse il tesoro รจ riconosciuto pienamente tale in quel campo. Cosรฌ il protagonista vende tutti i suoi averi e compra quel campo che dunque era giร  di per sรฉ prezioso. Il terreno puรฒ rappresentare la Chiesa, la propria vita, la vita, che il nostro โ€œriscattaโ€, si puรฒ leggere nel testo originale. Il tesoro รจ Gesรน. Il regno dei cieli รจ il vangelo che tutto colora di una gioia profonda. Dove siamo noi stessi, a casa nostra. Dove la terra e il cielo si incontrano.

Il mercante della seconda storia รจ invece โ€œin cercaโ€ di perle preziose. รˆ in cerca della vita, dove e come che gli sembri di trovarla. Trova una perla di grande valore e scoprendola vede che รจ la sola (una soltanto) per la quale vale la pena vendere tutto il resto. Solo in essa ogni cosa, la vita, si valorizza.

Sono parabole dello Spirito Santo, che tocca il cuore dellโ€™uomo in modo insospettabile e la vita di quella persona รจ ora nuova.

La rete gettata nel mare puรฒ indicare un cuore ormai sempre piรน teso a trovare, riconoscere, accogliere, ogni dono, spirituale, umano, materiale, di Dio. Questa raccolta, per indicare la quale si usa il significativo verbo sunago (da cui sinagoga), porta ad una sempre nuova maturazione, ad un sempre piรน profondo, anche esperto, discernimento, che i pescatori vivono seduti insieme sulla riva del mare, ossia nella preghiera, nella fede, nella meditazione comunitaria. Un giudizio il quale giungerร  al suo compimento in cielo. Solo dopo questa precisazione Gesรน parla dello scriba che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche.

Vi รจ per lโ€™uomo un cammino di crescita senza fine in Cristo. Che inganno, per esempio, ridurre la cultura ad un mero intellettualismo. Con semplicitร  Gesรน presenta riferimenti che ancora oggi la stessa cultura cristiana talora fatica a riconoscere piรน pienamente. Si prende a modello per esempio Agostino o Tommaso e certo molto si puรฒ imparare da loro. Ma รจ Cristo stesso, sono i vangeli, il riferimento a cui sempre vissutamente tornare. E allora un piccolo puรฒ contribuire a fecondare la vita del mondo, fino a rinnovarne la cultura, piรน di un esimio professore

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A cura di don Giampaolo Centofanti nel suo blog.

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